Principessa persiana

Girogirotondo


Esco dal cerchio. Credo che sarà l'ultimo scritto firmato da principessa persiana, che un bel giorno fu avviata ad una danza orientale ed entrò in un castello di sabbia, e nel bel mezzo del cerchio si trovò con i passi danzati della pizzica e di un castello in aria. Esco dai girotondi, molti dei quali, come trottole, per non cadere a terra, hanno viaggiato  negli emisferi più variegati ed introspettivi, offrendo i miei echi umani ai dignitosi scrigni del silenzio. Ho riposto alla voce della Natura e delle sue espressioni atmosferiche e paesaggistiche, dell'Arte e della Simbologia, dei Canti e della Letteratura, e di Me Stessa, ogni mia fortunata e disgraziata sventura. Non bestemmiando contro il "fabbro" sibillino. Non adirandomi per aver perso il timone, la bussola, l'orologio, l'orizzonte, ed anche il senno. Presi, dopo la bufera del deserto, l'inchiostro tecnologico e la sedia di scrivana e mi testamentai, nonostante la puntura del letargo ed il chiodo infisso. Era il giardino, la sabbia, il sasso, la penna e la matita di ciò che restava della città fantasma. Era il "dono inconsapevole della Persia", che mi fu dato, e rimaneva a me come papiro d'oro e rubino diamantato. Un segreto che rimane tale nelle mie segrete. Un dono in cui ho trovato: attitudini personali sopite, come gli occhi e la penna della poesia; l'osservazione degli stati d'animo; la metafora degli eventi atmosferici e culturali; la cronaca del giorno senza giorno; la maieutica di una parola e di una tela; amici ed anime di straordinaria bellezza ed affinità, il cui passo virtuale e virtuoso starà sempre nelle note più care del cuore. Anime, passi e persone che ricordo una per una, per l'educazione, discrezione e sensibilità dell'essere, ed ogni loro specifica personalità proiettata verso l'armonia, la generosità, la semplicità e la ricchezza dei pensieri. Passerò da chi potrò e da chi conserva il diario elettronico, e capiterà di lasciare qualche mia impressione al di sotto di questo post. Esco dal girotondo. Lo devo a me ed a principessa persiana che rendo "libera".