SAI SAI

AD UN BIMBO/AD UNA BAMBINA


- “ Mi fate ridere. Sì, proprio voi che guardate sconvolti il telegiornale della sera con i volti inorriditi nel sentire lo schifo di ciò che è accaduto a quei bambini.”--“ Mi fate ridere. Proprio voi che per anni avete convissuto con il mostro ma lo avete amato, accudito, temuto.”--“ Mi fate ridere. Perché ancora oggi che è morto non riuscite a rendere giustizia a chi ha sofferto per causa sua, continuando testardamente ad amarlo, accudirlo, temerlo.”-- “ Mi fate ridere. E non avete in nessun modo tentato di proteggere i vostri cari quando voi stessi avete patito le stesse pene. Non vi è forse venuto mai il dubbio che certe ‘patologie’ sono recidive..?”-- “ Mi fate ridere. Perché continuavate a vedere i vostri bimbi che crescevano e sorridevano ma diventavano stranamente ribelli e ostili verso ogni forma di autorità e, ancora una volta, non vi è venuto il dubbio su cosa stava loro accadendo”.-  Questi bambini oramai sono uomini e donne, padri e madri di famiglia. Loro hanno pregato e chiesto ciò che poteva sembrare la cosa più brutta si possa chiedere al Signore; una morte. Veloce, senza sofferenza, senza vendetta ma con la certezza di vedere sparire per sempre il tormento che loro stessi hanno vissuto perché i loro figli non dovessero mai rischiare tanto. Per non dover avere il tormento, anche solo per un istante, che anche i loro occhi dovessero chiudersi ignorando il problema…accudendolo, temendolo.  La ‘grazia’ è stata loro concessa. Si devono forse sentire in colpa per questo? -“Non fatemi ridere.”-Ripensandoci, sono triste per voi. -“Mi fate pena”-