Catastrofi a scelta è un libro di divulgazione scientifica di
Isaac Asimov.In esso vengono analizzate tutte le possibili realistiche cause che porteranno o potrebbero portare alla scomparsa del genere umano.Il libro parte da una scala universale (la morte termica dell'
universo, oppure il
big crunch), quindi scende a livello del
sistema solare (descrivendo l'espansione del
Sole al termine del suo ciclo dell'idrogeno, oppure l'effetto della collisione con
asteroidi) e infine illustrando le possiibli fonti di catastrofe legate alla
Terra e all'attività degli esseri umani.
Nel film che ho visto oggi, ULTIMATUM ALLA TERRA, remake del cult-movie del 1951, a distanza di cinquantasette anni dall’originale firmato
Robert Wise,
film di fantascienza rivoluzionario per la sua epoca, che proponeva un’audace allegoria delle tensioni crescenti della Guerra fredda in cui l’altro da temere non era il blocco sovietico ma l’uomo stesso e la sua natura violenta.A realizzare il non facile compito di rivedere in chiave contemporanea un simile cult sono stati lo sceneggiatore
David Scarpa e il regista
Scott Derrickson, che hanno fatto ricorso a un ampio stuolo di effetti speciali per marcare i cinque decenni di progressi tecnologici.
L’alieno che ha viaggiato nell’universo per avvertire l’umanità di un’imminente crisi globale è invece
Keanu Reeves, che proprio grazie a un film di fantascienza - con il ruolo di Neo in Matrix - deve la sua fama. Molto più cupo e impassibile del suo antesignano
Michael Rennie, il Klaatu del ventunesimo secolo, quando gli viene negata la possibilità di parlare coi leader mondiali, trova in Helen Benson (
Jennifer Connelly) un sostegno più presente e attivo che nella versione del ‘51. Celebre scienziata, è lei con il suo figliastro Jacob (Jaden Smith) che aiuta l’alieno, cercando però di dissuaderlo dai suoi propositi distruttivi. Ma diverso, oggi, è soprattutto il motivo della preoccupazione delle forze extraterrestri: il futuro dell’ambiente terrestre è ormai compromesso dall’uomo… “La crisi ha raggiunto il culmine, tanto che la vita del pianeta è in pericolo perché gli esseri umani lo stanno uccidendo”, dice Reeves. “Klaatu arriva sulla Terra per capire se gli esseri umani sono in grado di cambiare il loro comportamento o se il problema deve essere eliminato alla radice”.E tutto fin qui sarebbe buono, anche l’emergenza ambientale messa in evidenza, per quanto la forza distruttrice dell’uomo contro i suoi simili sia tuttora attualissima. Anche lo sciame di insetti metallici che divora camion e stadi è realizzato in maniera “realistica” e sorprendente.
Il fatto è che la tematica appare di scottante attualità: la Terra, questo pianeta meraviglioso che probabilmente ha pochi analoghi nell'Universo, la stiamo distruggendo con l'inquinamento, con le industrie e le macchine, con modalità scellerate di smaltimento dei rifiuti, con una politica dissennata del territorio, ecc eccIl messaggio di Klaatu è quanto mai attuale: non è affatto da escludere che altre civiltà enormemente più progredite della nostra ci stiano osservando (e non da ora, magari da molto tempo) e ci considerino dei selvaggi trogloditi e pericolosi......Potremmo anche essere davvero puniti per il nostro comportamento irresponsabile , nel contesto di un'ipotetica civiltà galattica!