ÐEINAUTI

.- Qfwfq Cosmicomiche


 
Specchio fantastico. Se c'è una cosa che mi è sempre piaciuta sono i testi in cui le persone si rispecchiano anche quando sono rivolte ad un pubblico astratto, putativo. Segno che si è fatto centro in qualche anfratto di coscienza. Che le persone abbiano solo bisogno di uno scalino per ragionare, di una scala per arrampicarsi.  Che questa poi porti sulla Luna, per Qfwfq «era l’esilio». Non poteva avere altro nome la nostalgia per la Terra, l’unico posto che restituisce l' “io”, l'identità agli uomini.  E questa è la cosa più difficile per chi non usa la scala in modo giusto o si arrampica sugli specchi.M..[e non serve ripetersi ]..