ÐEINAUTI

Sgorghi dunque luce dalla fontana

[Sembrerebbe il combattimento amoroso di Polifilo in sogno nel giardino segreto]* Cara Ellenina innanzitutto grazie di aver menzionato il mio post nel tuo per i motivi bene illustrati - oserei illuminati- da te, e il paragone presentato tra la necessità di esplorare, conoscere e il desiderio di “interrogare le stelle” - per richiedere il loro aiuto ed ottenere la luce. Luce che troviamo negli astri nelle notti d'estate struggendoci di tutto il loro fascino archetipico. Così forse hai colto quella magia nella "lampada che legge nel pensiero", assicurando luce prima ancor che si richieda. È come avere una stella fissa accanto. E con queste tue note ne confermi il valore imprescindibile per i naviganti dei mondi e dei cieli, una rotta sulla mappa del sentire e percepire che nell'antico ancestrale trova risposte attuali. Ora di tutto ciò mi preme precisare o aggiungere almeno due piccole note vista l'opportunità di parlarne in un blog più che amico* .... Per il blocco commenti, potrei risolvere invitando ad esser membri i più cari amici sicché essi possano accedere ai commenti; di fatto non che io non sia interessata alla condivisione ma so che questa si realizza in ogni modo anche nell'assenza di una specifica possibilità. Come noi comunichiamo con altri mezzi. C'è da specificare che chi vuol dare noia sa fare il meglio quando trova i commenti aperti e in tutta sincerità non trovo corretto lasciargli spazio e tempo mio. Quindi so che comprendi. Due: se i commenti fossero stati aperti mi sarei aspettata almeno una domanda: come mai parli di luce e presenti acqua? (E ora ancora pietre). Sarebbe stato scontato mettere una bellissima sorgente di luce..ma che dico sorgente?! E si l'acqua sgorga dalle sorgenti come una sorgente di luce invia un flusso di piccole particelle luminose o riflessive come un vetro liquido che reindirizza luce. I due "elementi" viaggiano col medesimo respiro, con la stessa lungimiranza di raggiungere i luoghi più remoti dei labirinti. Nello specifico dell'immagine quel flusso di acqua appartiene a fontane rinascimentali di un giardino segreto, e cosa sono i fasti di quel tempo se non la memoria marmorizzata del rapporto con qualcosa di superiore. Del tempo scolpito. Sgorghi dunque luce dalla fontana. E nei labirinti dei giardini sonori

*Come saprai La storia di Hypnerotomachia Poliphili si svolge nel 1467 e consiste di preziose ed elaborate descrizioni di scene tra cui xilografie ispirate all'idea di giardino rinascimentale, il cui protagonista è Polifilo ("amante di molte cose", dal greco polú, "molto", + philos, "amico, amante"), che vaga in una sorta di paesaggio onirico in cerca della sua amata, Polia (in greco "molte cose").

Un bacio:*