Creato da seiunmito600 il 30/05/2010

MITOLANDIA

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L'ORIGINE DEL VENTO

Post n°9 pubblicato il 08 Giugno 2010 da seiunmito600

 

Un giorno il dio Giove, osservando gli uomini, si innamorò di una  ragazza di nome Bella. Passavano i giorni e Giove non riusciva a confidarle il suo amore. Col passare degli anni la ragazza si innamorò a sua volta di un ragazzo di nome Edward. Il dio si ingelosì e decise di scatenare la sua furia sulla Terra. Pensò e ripensò a come manifestare la sua rabbia:- I fulmini? No, troppo banale... ci vuole qualcosa di... originale!!!- disse. Ad un certo punto gli venne un'idea e disse:- Creerò... il vento!!! Un'arma efficace che porterà disastri e scompigli sulla Terra... proprio quello che ci voleva!!!-.

La sua furia iniziò: tutto il mondo era in crisi. Bella ripensò ad un fatto: quando era sola si sentiva guardata... poi ricordò un sogno fatto e capì che la causa di quanto stava accadendo era proprio lei! Andò nel tempio affrontando il vento minaccioso e, arrivata lì, prese di nascosto la scala che portava al mondo celeste e ad alta voce chiamò Giove lanciandogli un invito: Oh supremo Giove, Padre di tutti gli Dei e di tutti gli esseri viventi,incontriamoci, ti prego!. Il dio capì che era Bella perciò raggiunse la fanciulla nel tempio. Appena Giove apparve ai suoi occhi in tutta la sua maestosità e bellezza, Bella lo supplicò di chiudere le porte del vento. Egli la guardò e le disse:- Accetterò la tua richiesta a patto che tu mi sposerai!!!-. La ragazza ci pensò, ma poi giunse alla conclusione che la cosa migliore era quella di accettare il suo ricatto. Gli propose però un accordo, darle cioè la possibilità di scendere ogni tanto sulla Terra per vedere le persone da lei amate. Giove, innamorato della ragazza, non riuscì a rifiutare e accettò la sua richiesta. I due si sposarono e quel giorno ci fu una grande festa sull’Olimpo.  Purtroppo però, ogni qualvolta la ragazza scende sulla Terra, inevitabilmente, Giove  scatena la sua gelosia liberando i venti. La ragazza però,torna da lui e lo tranquillizza, dicendogli di amarlo con tutto il cuore. Solo allora il Dio si rasserena e i venti si placano.

Autore: Ciardo Giulia classe 1B A.S. 2008/2009 S.M.S "S. Ammirato" di Lecce

 

 
 
 

LE AMICHE DELLA LUNA

Post n°8 pubblicato il 06 Giugno 2010 da seiunmito600

Il Sole e la Luna vivevano nel cielo. Il Sole illuminava di giorno,mentre la Luna lo aiutava nel suo lavoro.

Un giorno, Saturno, chiamò sua figlia, Luna e le disse di illuminare la Terra di notte perché gli uomini derubavano le case durante il buio.

La Luna si rifiutò perché aveva paura e voleva stare con il Sole. Saturno la ricattò dicendo che l’avrebbe disconosciuta come figlia se non avesse svolto quel lavoro. Disse ciò perché sapeva che sua figlia gli voleva bene più di ogni altra cosa. La Luna, tristissima perché non voleva lasciare il Sole, andò ad abitare la Notte. Pianse a lungo ma si rincuorò pensando che il suo sacrificio era per il bene dell'umanità. Il Sole era molto preoccupato, allora andò da Saturno per chiedergli spiegazioni, ma questi non disse nulla. Il Sole se ne andò amareggiato ed iniziò a cercare la Luna. Verso il tramonto non avendola ancora trovata, chiese aiuto alle sue fedeli amiche Stelle, le quali lo condussero da lei.  Purtroppo però non poteva incontrarla perché Saturno le aveva donato un bianco brillante per cui se il Sole si fosse avvicinato alla Luna sarebbe diventato subito giorno. Decise allora di regalarle le Stelle per farle compagnia durante la notte.

La Luna non ebbe più paura del buio perché aveva delle amiche con cui chiacchierare. Capita però, che i due innamorati si vedono al tramonto e all'alba perché non possono stare lontani per molto tempo.

Autrice: Giulia Ciardo Classe 1B A.S. 2008/2009 S.M.S. "S. Ammirato" di Lecce

 

 
 
 

IL SOLE E LA LUNA

Post n°7 pubblicato il 06 Giugno 2010 da seiunmito600

 

Il Sole e la Luna erano amici d’infanzia e non litigavano mai.

Giocavano a puzzle con le Stelle, a nascondino dietro le Galassie, insomma erano amici del cuore e si fecero la promessa di non separarsi mai qualsiasi cosa succedesse. Un giorno però accadde qualcosa di inaspettato, fuoco e scintille incendiarono l’Universo, poi tornò la quiete. Dal fumo e dalle macerie spuntò un pianeta chiamato dalle galassie Terra. Il Sole pensò che fosse giusto mettere la nuova arrivata a proprio agio e le dimostrò tutta la sua amicizia trascurando la Luna. La Terra cresceva e si divertiva a girare su  se stessa e intorno al Sole. Il Sole attratto e divertito dal carattere allegro e giocherellone della Terra continuò ad ignorare la Luna che addolorata dal comportamento del suo amico fraterno, decise di allontanarsi da lui . Volle però mantenere la promessa fatta a se stessa e cioè di incontrarlo di tanto in tanto quando nessuno avrebbe potuto vederli. Accade così che ci siano degli incontri tra i due o nelle prime ore del mattino o al tramonto.     Autore: Noemi Papa, classe 1B A.S. 2008/2009 S.M.S. "S. Ammirato" di Lecce           


 

 
 
 

L'ECLISSI

Post n°6 pubblicato il 06 Giugno 2010 da seiunmito600

   

Il Sole, marito della Luna, fece uno splendido mantello di un bianco smagliante e glielo regalò. La Luna, molto contenta, lo indossava tutte le sere. Un giorno accadde un piccolo inconveniente e il mantello si macchiò. Disperata e non sapendo cosa fare e come dirlo al suo amato,decise di conservarlo. Al Sole preferì dire che lo aveva perso. Il Sole ne fu rattristato ma il suo orgoglio non gli consentiva di esprimere la sua amarezza per la superficialità con cui la Luna aveva trattato il suo prezioso regalo. Così si dimostrava freddo e distaccato e non la adulava più con doni e complimenti. Passò del tempo e  la Luna, sentendosi trascurata, decise di andargli a parlare. Colorò il mantello di nero e lo orlò con splendenti fili di argento. Lo indossò e si recò dal marito. Si mise davanti al Sole per mostrarsi in tutta la sua bellezza.

Il Sole,vedendole indossare un mantello completamente diverso da quello che  le aveva regalato,si infuriò e  le disse di andar via perché la sua presenza gli impediva di vedere e scaldare la bellissima Terra. La Luna, addolorata e convinta che il marito non la amasse più, perché innamorato della Terra, andò via. Poiché il suo cuore appartiene ancora a lui, ogni tanto, indossa il suo mantello e va a trovarlo per pochi minuti. Questo mito spiega perché a volte vediamo l’eclissi solare.

Autore: Francesco Greco classe 1B A.S. 2008/2009 S.M.S. "S. Ammirato" di Lecce

 

 
 
 

MITO SULL'ORIGINE DEL VENTO

Post n°5 pubblicato il 02 Giugno 2010 da seiunmito600

                         

 

  All’inizio del mondo non esisteva il

  vento.     

Un giorno un bambino scoprì in un prato una lampada. Cercò di accenderla, ma non ci riuscì. Perciò andò dal saggio del villaggio per fargliela vedere. Questi la esaminò e disse che non era una lampada normale,ma era una lampada diversa, “mandata da Dio”.

Il bambino, però, a quelle parole non riusciva a dare spiegazione. Così un giorno notò che essa si era sporcata e cercò di ripulirla strofinandola. Tutto d’un tratto dalla lampada uscì un vento fortissimo che iniziò a girare su se stesso. Allora il bambino ordinò al vento di dividersi in quattro parti. Ognuna di esse avrebbe dovuto dirigersi in una direzione diversa e avrebbe  avuto le proprie caratteristiche. E così i quattro venti eseguirono gli ordini del bambino e dal quel giorno i venti soffiarono ovunque sulla Terra.

 

AUTORE: NUZZO NICHOLAS CLASSE 1B  A.S. 2008/2009 S.M.S.   "S. AMMIRATO" DI LECCE

 
 
 

IL MITO DEL VENTO

Post n°4 pubblicato il 02 Giugno 2010 da seiunmito600

 

In un tempo remoto il vento esisteva ma gli uomini non erano contenti perché distruggeva case e campi. Gli uomini decisero di convincere il loro sovrano , Marte, a parlare con il Vento.

E così fece. Il Vento però non volle  ascoltarlo.

In occasione di questo incontro,Marte intravide, per caso, la figlia del Vento,Luna,promessa  sposa  di  Saturno. Se ne innamorò  e pensò che se l’avesse  sposata  il Vento non avrebbe scatenato la sua ira  sulla terra in modo furioso.

Così  Marte, dopo una  settimana,  tornò dal Vento  e chiese la  mano di sua  figlia.

In quel momento  entrò  Luna che si innamorò  immediatamente di Marte.

Il Vento ricordò ai due innamorati che Luna era già promessa  sposa  a  Saturno, il cui carattere non era dei migliori, e questo di certo non gli faceva piacere. Per questo motivo quando sua figlia litigava con Saturno, egli si infuriava scatenando tempeste. Promise a Marte che avrebbe parlato con Saturno facendogli comprendere i veri sentimenti di Luna. Il Vento mantenne la sua promessa ma Saturno fece subito affiorare il suo carattere irascibile inveendo contro la dolcissima Luna. Il Vento cacciò  Saturno e lo spedì  nel  luogo più  remoto  del  cielo consentendogli di tornare solo di tanto in tanto dai suoi due fratelli, Inverno e Autunno. Quando ciò accade, il Vento si agita e inizia a soffiare più forte. Quando invece Saturno va via, il Vento si rasserena e gioisce della presenza delle sue due nipoti, figlie di Luna e Marte, Primavera ed Estate.

Accade così che ogni  anno,  durante  queste  stagioni,  il Vento plachi la sua rabbia e soffi meno forte.

AUTRICE: APOS CAROLA CLASSE 1B A.S. 2008/2009 S.M.S. "S. AMMIRATO" DI LECCE

 

 
 
 

IL MITO DELLA NOTTE

Post n°2 pubblicato il 01 Giugno 2010 da seiunmito600

   

 

Il Sole, dopo milioni di anni, a causa di una malattia, si accorse che non emanava raggi chiari e lucenti ma raggi rossi e scuri. Allora decise di spegnersi dopo una certa ora per far riposare i suoi raggi.

Pensò a lungo chi potesse sostituirlo durante il suo riposo e alla fine decise di rivolgersi a sua cugina la Luna. Essa allora decise di dare al cielo un nuovo colore per farsi notare dagli uomini . Fra tanti scelse il blu che le sembrava il più opportuno . Dopo qualche giorno, il Sole vide che la luna non era molto luminosa allora, sentendosi molto meglio, pensò di regalarle i suoi due raggi più luminosi. Uno di essi frantumò la Luna lasciandone solo metà. Dalle sue schegge diede vita alle stelle che divennero molto luminose e aiutarono la Luna ad illuminare l’Universo. Il Sole, ormai carico di energia, volle tornare a lavorare e così fece un patto con la Luna. Egli avrebbe illuminato il cielo di giorno e la Luna di notte. Ancora oggi il Sole si ammala al tramonto, la sua luce diventa rossa e automaticamente arriva la Luna a sostituirlo. Alcune volte di notte accade questo: la Luna, per osservare meglio la Terra, si ricompone così da inviare più luce, per questo vediamo la luna piena e meno stelle. 

Autore: Davide Mazzotta Classe 1B A.S. 2008/2009 Scuola Media Statale "S.Ammirato" di Lecce

 

 
 
 

MITO SULL'ORIGINE DELLA NOTTE E DELLE STELLE

Post n°1 pubblicato il 01 Giugno 2010 da seiunmito600

         

 

 Un tempo, il Sole e la Luna erano felicemente sposati, avevano una casa tutta loro, e facevano tutti e due dei mestieri molto importanti. Un giorno ebbero dei figli, ma per il mestiere che facevano non potevano tenerli sempre con loro, allora chiamarono sette fanciulle, una per ogni bimbo, affinché li accudissero in loro assenza. Esse erano delle Stelle, di nome Pleiadi. Un giorno, uno scienziato, facendo degli studi, scoprì che invece del solo giorno, c'era bisogno anche di un po’ d'essenza della notte, per far si che tutti si potessero riposare. Allora in incognito, incontrò il Sole e gli spiegò la faccenda:" Sole, devi parlare con tua moglie, che parlerà con sua madre, e le chiederà un po’ del suo DNA, per poterlo" sparare" nello spazio, per la nostra salvezza". Il Sole gli promise che lo avrebbe fatto e tornò a casa. Il giorno dopo, il Sole diede appuntamento alla moglie per parlarle. Terminato di raccontarle quanto dettogli dallo scienziato, Luna andò a casa della madre, che in quel momento dormiva. Decise allora di aspettarla. Proprio allora suonò il campanello, la Luna aprì, e vide che era il Giorno, padre del Sole, ma la Luna, gli disse di aspettare, poiché la madre dormiva. Decisero di aspettarla insieme. Intanto, lo scienziato, continuando i suoi studi, venne a sapere che serviva la metà esatta dell' essenza della Notte, poiché lo spazio era molto grande, e non potevano permettersi di sbagliare. Lo scienziato, allora, avvertì nuovamente il Sole della sua nuova scoperta ed insieme si recarono a casa della suocera di quest' ultimo. Appena arrivati, la Luna disse che la madre dormiva, allora decisero di aspettarla. Venutasi a sapere la notizia, anche le Pleiadi e i ragazzini decisero di recarsi a casa della nonna. Risuonò, ma per l' ultima volta, il campanello di casa, e per il chiasso fatto dai bambini, la Notte si svegliò e venne informata della scoperta dello scienziato. Chiese allora che egli fosse condotto al suo cospetto per parlargli. Allora disse: " Scienziato, non ti darò metà di me, bensì tutta me stessa, ma da questo momento non potrò mai più vedere il Sole o il Giorno, perché, durante la mia unica metà del dì, resterò con mia figlia , la Luna, le Pleiadi, ed i bimbi."Questo mito, spiega l’ origine della notte e delle stelle.

Autrice: Guida Chiara classe 1B A.S. 2008/2009 Scuola Media Statale "S. Ammirato" di Lecce    

 

 
 
 

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