Creato da deepriders il 15/05/2009

MLA

Mountain Lakes Awareness

LAC DU FOND GIUGNO 09

 

marchio ideato da Antonella Pollini

 

LA LEGGENDA DEL LAGO LEXERT

Lago Lexert

Il 6 giugno 09 abbiamo effettuato una ricognizione subacquea al lago Lexert (1.550 mt. slm ) a Bionaz in Valpelline. Abbiamo verificato lo stato del fondale, rilevato la profondità massima e recuperato diversi KG di rifiuti  depositati sul fondo.

Rifiuti recuperati

Abbiamo anche cercato qualche traccia della leggenda che narra del lago e di come si è formato: nel remoto passato di quella valle un uomo si rifiutò di santificare la festa del santo patrono San Pantaleone. Preso dall'avidità, sbeffeggiava i suoi compaesani, che si recavano a rendere omaggio al protettore, irridendo il Santo ed insistendo a lavorare la terra con l'aiuto del suo innocente mulo. All'improvviso il campo fu sommerso dalle acque e l'uomo con l'animale sparirono. Al posto del campo un lago senza emissario e privo di immissario..........

I PARTICOLARI NEL POST DEL 8 GIUGNO 09

 

 

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L’ORIGINE DEL LAC DU FOND.

Su quel crinale inseguo una piccola goccia, i miei sogni si rispecchiano nelle sue molecole, sempre uguali a se stesse, ma pronte a trasformarsi nello stato più congegnale a soddisfare lo slancio del desiderio.

Sospeso in un abbraccio d’acqua nascosto di fronte alla luce del ghiaccio il lago mi accoglie nelle sue trasparenze e svela i suoi sentimentii.

Una profondità misteriosa che penetra la montagna ed io immerso in quel ventre che dona la vita, assisto alla rinnovata verginità di quella moltitudine di punti d’acqua.

Il verde intenso dei prati, il grigio delle rocce, il blu poi smeraldo del lago ed il bianco del ghiaccio sono i nomi propri di questo amore.

 

 

Quando ti innamori vuoi saperne di più e nasce l’ossessione di conoscere la provenienza di quella goccia, mi trovo così dove partì quel piccolo grande progetto di vita e ne ripercorro l’esperienza.

Ogni virata un’esplosione di gioia, la gravità evapora nella polvere d’acqua che il freddo dona, galleggiare sulle leggi della fisica rinnova le motivazioni, con semplicità senza sentirmi eroe, comprendo l’umiltà della natura.

 

Sazio, ritorno nel tempo della scoperta e ricordo altra acqua…..

 
 

 

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Lago Lexert 1.550 mt. slm, Bionaz – Valpelline VDA

Post n°4 pubblicato il 08 Giugno 2009 da deepriders
 

Origine: erosione; superficie:1,55 H; rocce : metamorfiche.

Il lago Lexert è un vero gioiellino. A nord è delimitato da un contrafforte roccioso ricoperto da un bosco lussureggiante, cui fa da contraltare la sponda sud un tempo anch’essa ricoperta di larici ed abeti, oggi devastata dai lavori di costruzione di una strada pedonale che dovrebbe unire la riva ovest, occupata da un campeggio, con quella est dedicata ad una vasta area pic-nic.

Per la nostra prima missione abbiamo scelto questo obiettivo, tecnicamente semplice, perché è assai significativo.

Il lago è fortemente antropizzato e rappresenta una fonte importante di reddito per il paese di Bionaz, costituendone l’attrattiva di maggior richiamo. La valle è bellissima e verde, stretta tra monti incontaminati: luogo ideale per passeggiate, free ride e sci alpinismo o anche per il solo godere dello sguardo e dell’animo.

Alle ore 11.20 del 6 giugno ci siamo immersi. Temperatura dell’aria 16°C, temperatura dell’acqua sul fondo 9° C. La nostra muta stagna, con un sottomuta medio ci ha permesso altre 40 minuti di fondo ed altri 15 minuti di perlustrazione in totale comfort termico.

Diving in Lexert lake

Le rive del lago presentano una caduta di massi fino ai due metri di profondità, estesa da riva per circa 20 metri lungo tutto il periplo dello specchio d’acqua. Superato questo primo rilievo ci si trova su un fondale pianeggiante che si estende per tutto il lago, presentando un profondità che varia dai  -3,3 mt ai -3,7 m, che rappresentano la profondità massima rilevata.

Il fondale è ricoperto di sedimenti naturali, aghi di pino ed erba in decomposizione, vi è poco fango. L’effetto è curioso, un braccio intero, se spinto, penetra e sparisce nel sedimento.

Abbiamo riscontrato ed asportato molti rifiuti di plastica, certamente riferibili all’attività di campeggio e pic-nic (bicchieri, piatti, vassoi, contenitori per cibi, scarpe, palloni etc.), ci ha sorpreso non trovare (al contrario di quanto purtroppo avviene nei laghi in quota ) lattine e scatolette metalliche.

Ragionando, questo è quasi certamente dovuto alla presenza di aree attrezzate ( sono tenute bene e pulite ) sulle sponde (numerosi contenitori sono presenti per la raccolta differenziata: molto bene!) .

Resti metallici, rinvenuti ed asportati, si limitano ad un reticolato per delimitare campi ed all’anello un retino da farfalle.

Nei pressi della costa sud l’inquinamento è dovuto all’attività del cantiere stradale:  asportate dal fondo reti di plastica arancione (proprio del colore e della foggia di quelle usate nel cantiere per delimitare gli scavi).

Non abbiamo avvistato forme di vita animale, con la sola eccezione di due piccoli esseri della lunghezza di tre/quattro centimetri con il corpo affusolato ( come quello di una murena per intenderci ), che uscivano dal sedimento del fondale per poi ritrovarvi rifugio, dopo brevi nuotate. Vedremo con i nostri biologi di darvi notizie circa la specie.

Vi è un immissario artificiale sulla riva ovest, non siamo riusciti a trovare l’emissario.

Possiamo concludere, che la situazione riscontrata in acqua, è migliore di quanto ci aspettassimo, compresa la totale assenza di vita animale tipica per un laghetto con queste caratteristiche. Dispiace che un luogo così bello debba essere, speriamo solo temporaneamente, deturpato da un cantiere stradale che impegna tutta la riva sud (in luogo essa si giustifica con  la possibilità di far transitare le carrozzelle per diversamente abili, speriamo che la versione corrisponda alle vere motivazioni).

Sulla riva sud vi erano alberi ed un sentiero meraviglioso, riteniamo che per il passaggio delle sole carrozzelle sarebbe bastato allargarlo leggermente e renderlo pianeggiante, ma forse le normative in vigore hanno rischiesto tale massiccio intervento. Ci piace l'idea di percorsi per favorire accessi anche a chi ha difficoltà motorie, ma le foto che pubblichiamo parlano da sole, saremo felici di documentare la fine dei lavori e la presenza di un manufatto socialmente utile, perfettamente integrato con l'ambiente.

In positivo possiamo affermare che le aree pic-nic ed il campeggio, seppure ancora chiuso, si presentano assolutamente in ordine, piacevoli e ben integrati nel paesaggio.

Insomma, pensiamo che gli abitanti del luogo debbano proprio ringraziare quello sfrontato contadino, che con la sua avidità diede inconsapevolmente origine al lago Lexert.

 

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17 SETTEMBRE 2009

17 settembre 2009

Afaghanistan - Kabul

Ricordiamo i Nostri Caduti della Folgore


                                         

 

Lac du Fond Valgrisenche

   20 Settembre 2009

rilievo profondità

- 18 mt temp. acqua 12C°

 

 

FRANANA IN VALGRISENCHE

Rifugio degli Angeli 

 -Valgrisenche-

 ( OPERAZIONE MATO GROSSO )  

aperto

Per informazioni 329.23.20.121

 

Lac du Fond mt. slm 2.435. Superficie: h 4.00

Alpi Graie. Valgrisenche. Origine: erosione, bacino di circo. Rocce metamorfiche.

Dominato dalla Tour Tignet e dalla Tour Ronde. Si affaccia sul ghiacciaio dello Chateau Blanc e sul vallone di Orefeilles.

Avvistamenti: Stambecchi, camosci, aquile reali, pernici bianche, lepri variabili e marmotte.

A piedi da inizio sentiero  Planaval (1557): h 2.15 dislivello mt. 878

 

 

VALLÉE DE LA VACHE GRISE

VALLEE DE LA VACHE GRISE.

Quando giungiamo in Valgrisenche, ci viene difficile credere che il toponimo derivi da Valle Grigia (ricordialmo il detto del Canonico Betha "A Valgrisenche on y va ni par mer ni par terre mais par rocs et par pierres").

Vogliamo credere a chi racconta che così la chiamarono due pastorelli che, saliti al Col du Mont  da La Motte, nella vicina Tarantaise, inseguendo una mucca grigia, scoprirono una valle dagli splendidi verdi pascoli e dai poderosi boschi dissetati da una grande quantità di torrenti e cascate. Ritornati a La Motte, raccontarono ai loro compaesani cosa avevano visto e da quel dì, tutti individuarono la nostra valle come la "Vallée de la vache grise", poi divenuta col tempo Valgrisenche. 

 

BARAQUES DU FOND

Baraques du Fond 2338 mt

 

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Alpe del Ghiacciaio (2100 mt), dopo Breveney e prima delle Baraques du Fond, Angelo il pastore.

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