PERPLESSO

a la recheche 2......


mi sono andato a piazzare di buon mattino; mi sono seduto in fila verso il fondo senza prendere il biglietto del turno.quanto tempo...qualche cocchina ottantenne non c'è più;resistono quasi all'età della pensione Yole e la "Porca". Yole è un fenomeno della natura: si ostina a portare i fuson leopardati sui tacchi a spillo anche con la neve. i capelli corvini corti alla garson ( come .azz.si scrive?); è l'unica donna che non ha freddo non si ferma mai nelle vicinanze di fonti di calore, forse ha paura che il caldo cominci a fondere il nero dei capelli e il fard; dicono che osi ancora, infatti spesso la incontro nell'ascensore che torna dai piani interrati che si liscia i soliti fuson leopardati e si morde leggermente un labbro ancora fremente. di solito si appoggia al bancone in una posa strana: intorcina una gamba sull'altra e rimane in un equilibrio molto instabile, però non so' se anche mentale perchè non parla mai, sono secoli che frequento il posto e non conosco la sua voce. e pensare che quando si metteva così na' ventina d'anni fa, un silenzio assordante invadeva la sala. un kul così non si ricordava a memoria d'uomo. piccolo, tondo ma con gli emisferi ben divisi, tosti come due pietre di fiume levigati dai secoli, neanche un piccolo smoll; che cos'è il tempo..mannaggia!; ora sotto il leopardato appare uno sfacelo. mi sa che porti anche un pannolone e c'è il rischio che se non usi gli opportuni accorgimenti con prodotti acconci l'afrore si spanda  anche a metri di distanza. poi c'è lei la "Porca"; è così da anni uguale la faccia porcona occhi che ti guardano sempre in tralice labbra tumide occhioni quasi a palla e mangia sempre. si è ricavata anche un piccolo office dove ha una moka e una cartata di paste alle crema. è metodica ogni ora scompare e ritorna con sbruffi di crema all'angolo della bocca. dicono che il dirimpettaio si sia rovinato per lei. è un tipo col cranio esangue e senza capelli con la solita corona da parroco porco. molti giurano che lei ad ore precise allarghi leggermente le gambe e si lecchi la crema rimasta; lui strabuzza gli occhi rimane quasi inebetito, i più attenti notano un certo tremito della spalla dx che la mano è invisibile sotto il bancone. un grande amore che resiste da quarant'anni. allora il s.valentino di quest'anno lo voglio dedicare  a stì perenni infoiati l'uno dell'altra. sono vecchi e non demordono manco de na nticchia come dimo noi a roma...