PERPLESSO

campagna di chieti nei giorni della merla...


non posso disattendere la "recensione" del pranzo di ieri con l'allegra brigata da fivilu: interno giorno a pranzo. siamo stati accolti con un brodo con stracciatella per aprire lo stomaco una goduria d'altri tempi anche della cucina cosidetta povera che certamente povera non era. una serie di antipasti da leccarsi i baffi, perfino rape e borlotti sgusciati la sera prima, di bertoldesca memoria. un capolavoro della mamma di fivilu che con una filiera cortissima prepara con una dedizione che si pensa di non trovare più. poi una polenta divisa tra bianca e rossa additivata di salsicce al dio biondo. tra una schermaglia e l'altra anche ravioloni in bianco ; seppure allo stremo delle forze anche delle belle bistecche di vitello nostrano e porco fuso come il burro. mi piace quest'abbondanza, una canviviale non può immiserirsi in un fast food. e poi dell'ottimo vino in brocca senza le sofisticherie delle conservazioni in legni. naturalmente al limite dell'ubrichezza non è mancata l'emulazione dei maschietti che devono dimostrare anche in un pranzo di alta classe chi è il più "fregno", spesso scadendo nel fregnone, al quale colpevolmente non mi sono sottratto.il tutto mitigato dalla presenza di due signore, che con la perpiscacia delle donne, tentavano di ricondurre l'emolutativa conversazione entro i limiti della decenza.non posso non citare la moglie del nostro che completava gli ardori della suocera. una bellissima giornata che con il dolce, che uno scostumato solone, voleva ricondurre alla stregua della secchezza benchè fatto la sera prima, era  innaffiato da grappe sambuche e genziane molto buone. e il conto? € 25,00 a cranio. in altri luoghi una pizza e una birra..