..Uomini...

Post N° 188


La lupa allattava Romolo e Remo in una notte d'estate. Noi seduti sotto. Quattordici anni. A me non sembrava vero di stare lì seduta a parlare con lui. L'avevo sempre considerato troppo scemo, troppo sbruffone, troppo immaturo, troppo consapevole di essere belloccio, con quelle lunghe gambe dinoccolate e l'aria svagata. Io ero quella del primo banco. Sicuramente mi considerava timida, seria, altera. E' ovvio che ci piacevamo. Io invidiavo quelle ragazze così disinibite che stavano perennemente appiccicate a lui, e facevo finta di non guardarli. Ma le volte che gli sguardi si incrociavano sentivo qualcosa... allora non sapevo cosa fosse... ora lo so.. senso di pericolo. E lo leggevo anche nei suoi occhi, questa cosa che non sapevo cos'era.E ora stavamo lì a parlare. Alla fine era successo. Il buffone e la ragazza troppo seria. E il buffone con la ragazza seria cambiava, non era poi così scemo come sembrava in mezzo agli altri... E anche i discorsi furono seri, seri per due ragazzini di quell'età.. mi ricordo solo quando disse,  e non l'ho piu' dimenticato, " se ti chiudi come un riccio, chi tenta di avvicinarsi si punge... non devi fare così.."Oggi al semaforo rosso, la sua macchina ferma di fronte a me, ci incrociamo, un cenno con la testa, un ciao con la bocca muta... era molto che non lo vedevo.. sapevo che si era separato da quella moglie che avevo giudicato da sempre inadatta a lui.. troppo calma, tranquilla... lui aveva il fuoco dentro. Sua figlia in classe con mio figlio alle medie, proprio come noi. Non è piu' il ragazzo belloccio che piaceva a tutte, è ingrassato .. pochi capelli... dimostra piu' anni di quelli che ha. Chissà se ha ancora quella camminata inconfondibile... Chissà se è felice...