..Uomini...

Sogno


luglio 2011Sono in una villa padronale di campagna, forse tipo quella di Fratta di Nievo, forse come la villa dove ero in vacanza. C'è la mia mentore e altre persone, c'è anche una bambina. E c'è anche la ricca signora padrona della villa e pranza con noi. Un pò di preoccupazione per l'etichetta, ma poi va tutto bene. Serviamo la frutta, una macedonia rossa (?) fuori , su un grande tavolo di legno sotto a degli alberi vecchissimi , olmi o tigli. E' molto bello. Dobbiamo però rientrare , dobbiamo andare a dormire e chiudere tutto perchè quella notte ci sarà pericolo...potrebbero entrare (chi?) e prendere la villa, qualcuno verrà ucciso. Io non ho paura. C'è un sistema d'allarme ma le vecchie finestre ne sono sprovviste. Faccio vedere alla bambina come deve chiudere la finestra, c'è un tondino di ferro di quelli che si abbassano fino a incontrare il gancio, e poi ci sono gli scuri in legno, da qui non entra nessuno, le dico. Ora sono in un paesino (tipo quelli medioevali piccoli e quasi disabitati dell'Umbria) con la mia famiglia. Camminiamo. Io davanti perchè le stradine sono strette. Mi ritrovo sola, mi guardo il giro li cerco, ma non ci sono. Ho sbagliato strada eppure sapevo dove andare. Mi ritrovo davanti a un tunnel , abbastanza profondo e con un discreta pendenza all'ingiù. E' pieno di corsie per la discesa. Ci sono diverse scale mobili - nere - e uno scivolo, tipo di quelli dei giochi per bambini , nero. Ma l'ingegneria della mia mente lo ha evidentemente costruito in modo particolare. All'inizio della discesa il fondo non è piatto (come quelli dove ci si siede e si scivola giù), ma rialzato al centro... poi più avanti si appiattisce e alla fine si rialza di nuovo. Non esito e scendo con quello. E' una cosa velocissima: prima bisogna mettersi in piedi nelle scanalature, lui va, poi bisogna sedersi e si acquista velocità scivolando giù, ma poco prima della fine bisogna tirarsi su di nuovo e scendere in piedi. Riesco agevolmente (belli i sogni). Cerco la mia famiglia. Cavalli che corrono in una piazza vicina (il palio intravisto ieri?), qualcuno mi offre una macchina e io ci salgo, arrivo in una piazzetta e li vedo. I ragazzi ridono, mio marito mi viene incontro con un'espressione come a dire "porca miseria qui sei?".