..Uomini...

Post N° 198


Lunedì pomeriggio ho accompagnato mia mamma al funerale di una lontana parente. Naturalmente ha voluto andare fino all'ospedale per darle l'ultimo saluto. Lei si è messa un tailleur molto elegante, io ho fatto l'errore di non passare da casa per cambiarmi i jeans e le scarpe con il tacco, cosa di cui mi sarei amaramente pentita piu' tardi. Dopo i saluti al vedovo, gli inevitabili commenti: "hai visto suo fratello con la cognata... sai che non si parlavano da anni... ecco quello è il figlio.. mi raccomando vai a fargli le condoglianze.... hai visto la moglie? e pure lui, non è alla mano come suo cugino... ma tua zia quando arriva.... hai visto? non ci sono nemmeno le nipoti..."Per fortuna la zia arriva. Le lascio nella camera mortuaria che si parlano sottovoce. E per fortuna è arrivata anche mia sorella. Arriviamo infine in chiesa. Gremita. Col solito colpo d'occhio  indico un buco a mia sorella, nel quale possiamo almeno appoggiarci al muro. "Mamma dov'è?" "indovina.... ha trovato un posto a sedere, nelle prime file.."Mentre in piedi assistiamo alla funzione, penso in maniera del tutto blasferma ed irrispettosa, che quel prete la fa troppo lunga... poi intervalla con dei " numero 60" ... "numero 68"... che scopriamo poi essere il numero di un canto e non la chiamata della tombola.....Arrivati all'offertorio, ho già deciso che nemmeno la chiesa mi piace, a parte che è piccola, piena di stucchi e bronzi, troppo nuova per me abituata al caro vecchiume della mia chiesa, e poi con degli arazzi sui lati delle panche, che fanno tanto palio di Siena.... Insomma poi finisce. Usciamo nel sole accecante. La bella notizia è che in quel paese si va a piedi fino al cimitero. Ci avviamo dietro al carro funebre, non che sia cosa inusuale dalle nostre parti. E' allora che comincio a soffrire le pene dell'inferno... il sole picchia, i piedi cominciano a bollire nelle scarpe scomode, i jeans ribollono e maledico chi ha inventato le calze. Mia mamma guarda le case e i giardini ai lati della strada... interminabile.. penso.. se ce la fanno tutti questi vecchietti vestiti di scuro, che diamine, ce la posso fare pure io.... guardo mia sorella e capisco che non se la passa meglio... Dopo un paio di chilometri vedo la tabella "VIA DEL CRIST", mi dico, forse ci siamo. E infatti compaiono i bellissimi cipressi. Espletati gli ultimi rituali, tutti paiono piu' sollevati, e, tornando, la strada sembra meno interminabile. Arrivo con mia sorella alla macchina prima delle "vecchiette", che si son fermate a parlare con cugini e parenti. Poi accompagno mia mamma e mia zia. "Hai visto che bella chiesa? E quanta gente...""Si mamma..."