..Uomini...

Cercasi uomini integerrimi; in mancanza al limite ci sarebbero anche le donne eh...


Che poi lo spettacolo teatrale di ieri sera è stato godibilissimo. Cioè abbiamo riso proprio. Complice la bella commedia in dialetto napoletano ma io penso che i napoletani , come attori , abbiano una marcia in più... questi poi erano tutti "dilettanti" napoletani cioè una delle tante compagnie teatrali amatoriali ma in pratica non recitavano , erano proprio così. Ad esempio mio marito. Lui a volte fa gli scherzi ai suoi compagni di lavoro. Li chiama al telefono e , turandosi il naso , dice "sono l'ingegner Farfoia/Patassoni/Vissironi (o simili nomi improbabili), lei è convocato all'ufficio del personale domani mattina alle nove"; ci cascano tutti.... Mentre telefona quelli attorno a lui si scompisciano dalle risate ma lui riesce a rimanere serio fino alla fine delle telefonata. Poi va dalla vittima e riceve il suo sfogo: "Ma chissà cos'i vol (chissà cosa vogliono),  perchè i me gà ciamado (perchè mi hanno chiamato)", ecc. che denotano un reverenziale timore (loro, perché mio marito non ha reverenzialità nei confronti di nessuno, che è diverso dal rispetto) verso "i quadri". Mio marito alimenta il sospetto e tortura la vittima ancora un po' , poi gli scappa da ridere e finalmente il malcapitato lo manda in mona ridendo anche lui.Io penso che mio marito in quel posto, dove perlopiù la vita è una lotta e la tristezza o il vuoto accompagnano spesso le giornate, faccia conoscere loro il lato goliardico della vita. Non è poco. Perciò, viva gli attori.  Sei l'attimo distante in cui tutto succede.D'improvviso,sulla mietitura del tuo semetorna a piangerela pioggia d'aprile.Guardami. Sono diventata il tuo silenzioche s'affaccia ogni seracome in estateil vento d'autunno. Piove ancorae barcolla la tenerezzain braccio alla lunaquando toglie le tendecol suo fare stanco,il giornoche come mai te, arriva. Beatrice Niccolaida "Fuorivena", 2010, Ed. L'Immagine