..Uomini...

Della malinconia


C'è sempre qualcosa che fa diventare improvvisamente una giornata, triste. Spesso non mi accorgo di cosa sia, sento solo le lacrime salire agli occhi senza che, come sempre, possa fare niente per fermarle. Dev'essere la stessa sensazione di tristezza e malinconia che ti fa chiudere un blog, il blog. Perchè la vita mica si può chiudere e molto spesso non si può nemmeno cambiare, che poi ci sarebbe da fissare bene cosa cambiare e una volta stabilito ciò ci sarebbe da pensare bene se ne varrebbe la pena (o valesse?)Quella sensazione di inutilità del tutto , in cui naturalmente c'è la sensazione di inutilità tua , di te stessa , nell'ambito del tutto... Eppure son le giornate che dai e senti il meglio di te. Al lavoro sei riuscita a creare un bel clima, arginando un po' la logorroicità della collega e confidandoti un po' di più del solito sulle cose di cui tutte le donne parlano; loro , sorprese , stanno a sentire e hai la sensazione che parlando e confidandoti e dicendo il tuo pensiero , hai dato qualcosa. Perchè tu sai bene che la confidenza è anche pericolosa e ci son stati tempi in cui l'hai centellinata meticolosamente e son molte le cose che non sanno di te e che scrivevi invece sul blog... A casa riesci a rassicurare mamma che ha appena avuto uno screzio con tua sorella , o meglio è tua sorella che ha avuto uno screzio con mamma , e poi ti riproponi di parlare con lei , perchè capisci o credi di capire i suoi problemi. Hai sempre da pensare a qualcuno , a qualcosa. Eppure la sensazione è ancora lì, dentro di te. Sono mancanze? O forse è la perfetta felicità che avendo toccato l'apice ed essendo per definizione indefinibile , si fa sentire come può, si fa viva , ti fa viva... Forse è solo questo amatissimo temporale , che ti ritrovi in un bosco ad aver paura del buio , tu che del buio non hai avuto paura mai. Notte Marion. Un altro modo per rafforzare il collegamento con l'intuito consiste nel non permettere a nessuno di reprimere le vostre vivide energie, cioè le vostre opinioni, i vostri pensieri, le vostre idee, i vostri valori, la vostra morale, i vostri ideali. C'è pochissimo di giusto/sbagliato o buono/cattivo in questo mondo. C'è tuttavia l'utile il non utile. Ci sono anche talvolta le cose distruttive e cose che arricchiscono. Ci sono cose che sono debitamente integrate e ci sono quelle che tali non sono. Ma come ben sapete il giardino deve essere rivoltato in autunno per prepararlo alla primavera. Non può essere sempre fiorito. Lasciate che siano i vostri cicli innati a decidere i cicli verso l'alto e verso il basso nella vostra vita e non le forze che stanno al di fuori di voi né complessi negativi che vengono dal di dentro. L'intuito offre inoltre delle opzioni. Se siete connesse al Sè istintuale avrete sempre almeno quattro alternative: le due che stanno alle estremità opposte, quella a metà strada e quella di "prendere ulteriormente in esame". Se non siete investite dell'intuito, penserete di avere una scelta soltanto, e per giunta indesiderabile. Sentite forse che questa vi farà soffrire , e vi sottomettete. Vi fate violenza. Esiste invece un sistema migliore. Fate attenzione all'udito interiore, alla vista interiore, all'essere interiore. Seguiteli, sanno cosa fare. Fatto importante, il ricorso all'intuito e alla natura istintiva fa si che erompa una spontaneità sicura, una spontaneità che però non è mancanza di saggezza. Restano importanti i buoni confini. Per esempio Sheherazade aveva buoni confini. Usava la sua intelligenza per piacere e nel contempo per porsi in modo da essere stimata. Essere reali non significa essere avventate, significa lasciar parlare la voz mitologica, escludendo per un momento l'Io e lasciando parlare quel che desidera parlare."Donne che corrono coi lupi", Clarissa Pinkola Estès