..Uomini...

La retroattività


Secondo il mio modesto parere , per quel che vale, la norma in questione non è retroattiva. Retroattiva sarebbe se ci fosse stato per caso scritto: Decadono dal loro mandato di deputato senatore ecc. coloro i quali abbiano riportato condanne definitive del tipo bla e bla. Rientrano nell'ambito di applicazione del presente comma tutti coloro che abbiano riportato condanne definitive del tipo bla e bla a partire da ..... cinque anni prima dell'entrata in vigore del presente decreto? due anni prima? un anno prima? e allora si che ci sarebbe qualche dubbio perchè palese che si poteva in tal modo colpire persone ben precise e sarebbe andato a farsi benedire il principio di generalità che deve avere qualsiasi legge (anche se in questo caso sarebbe bene usare i termini propri, è un decreto legislativo...) ma siccome la norma invece dice : Incandidabilità sopravvenuta nel corso del mandato elettivo parlamentare1. Qualora una causa di incandidabilità di cui all'articolo 1 sopravvenga o comunque sia accertata nel corso del mandato elettivo, la Camera di appartenenza delibera ai sensi dell'articolo 66 della Costituzione.La sentenza definitiva del nostro è intervenuta DOPO l'entrata in vigore della norma (5 gennaio 2013) , e nemmeno nelle Disposizioni transitorie del decreto , posto dove si va immediatamente a guardare per capire cosa voleva salvaguardare il legislatore, non c'è scritto nulla in merito. La cosa , cioè che la norma vale anche per chi E' IN CARICA ADESSO , viene rimarcata dal Dossier introduttivo depositato alla Camera dei Deputati, altro posto dove si va subito a guardare per capirci qualcosa, che così recita: "L’articolo non detta inoltre una disciplina transitoria per chi sia già titolare di cariche elettive e di incarichi di governo.La nuova disciplina appare dunque immediatamente applicabile ai titolari di cariche elettive e di incarichi di governo, per i quali può dunque configurarsi una decadenza nel caso in cui si trovino in una condizione di incandidabilità non prevista nell’ordinamento precedente." La cosa naturalmente è QUASI indifferente, nell'imminenza della pronuncia da parte del tribunale se l'interdizione dai pubblici uffici sarà di uno, due, tre , quattro o cinque anni....QUASI indifferente , perchè vorremmo un paese dove le norme fossero rispettate da tutti. Anche una piccola quisquilia come questa. Qualcuno lo dica alla Ravetto per piacere. Azzeccagarbugli... meno male che non mi sono laureata.