..Uomini...

Bon Nadàl


 "Il posto di Cristo è infatti tra i poeti. Tutto il suo concetto dell'umanità balzò dalla sua immaginazione, e soltanto per mezzo dell'immaginazione può essere concepito. Ciò che Dio era per i Panteisti l'uomo era per lui. Egli fu il primo a concepire le razze divise come un'unità. Prima del suo tempo vi erano stati gli uomini e gli dei. Lui solo vide che a un livello superiore di realtà non c'è che Dio e Uomo....... Vi è tuttavia per me qualcosa di quasi incredibile nell'idea che un giovane contadino di Galilea abbia immaginato di poter reggere sulle spalle il fardello dell'umanità intera: ciò che era già stato commesso e patito e ciò che era ancora da commettere e patire; i peccati di Nerone, di Cesare Borgia, di Alessandro VI e di colui che fu imperatore di Roma e sacerdote del Sole; i patimenti di coloro il cui nome è legione e la cui abitazione è tra i sepolcri; i nazionalismi oppressi, i bimbi sfruttati nelle fabbriche, i ladri, i prigionieri, i reietti , quelli che rimangono muti sotto l'oppressione e il cui silenzio è udito da Dio soltanto; e non solo l'abbia immaginato ma ne abbia fatto una realtà , così che oggi chiunque venga in contatto con la sua personalità , anche se non si inchina ai suoi altari né piega il ginocchio davanti ai suoi sacerdoti, trova tuttavia che in qualche modo la macchia dei propri peccati è cancellata e gli è rivelata in cambio la bellezza del proprio dolore. Egli comprese la lebbra del lebbroso, l'oscura notte del cieco, l'infelicità selvaggia di coloro che vivono per il piacere, la strana povertà del ricco. Capisci adesso non è vero? Quello che Matthew Arnold chiama "il segreto di Gesù": ciò che accade al prossimo accade a noi stessi ; e se ti serve un motto da leggere all'alba e alla notte, per dolertene e per rallegrartene, scrivi sulla parete della tua casa in lettere che il sole indori e la luna inargenti: "Ciò che accade al prossimo accade a noi stessi". ... Vivere per gli altri , come scopo cosciente e definito , non era il suo credo; non era la base del suo credo. Quando egli dice "perdonate ai vostri nemici" non lo dice per i nemici, ma per la salvezza dell'anima nostra, e perchè l'Amore è più bello dell'Odio. Nel consigliare al giovane ricco di vendere tutto ciò che possiede e darlo ai poveri non è alla condizione dei poveri che pensa, bensì all'anima del giovane , che le ricchezze stanno contaminando...   E davvero se il suo posto è tra i poeti , egli è il principe di tutti gli innamorati. Egli vide che l'amore era quel segreto che il mondo ha perduto e di cui i sapienti erano alla ricerca; e che solo grazie all'amore possiamo accostarci al cuore del lebbroso o ai piedi del trono di Dio."Oscar Wilde - "De Profundis"(lettera scritta dal carcere nel 1897)