..Uomini...

Articolo 18 (1)


Tanto tuonò che piovve. Credo che Renzi si senta parecchio perseguitato dal fatto che deve a tutti i costi dare segnali di cambiare tutto, e nella sua smania, giusta, di cambiare tutto alcune volte perde di vista alcune cose. Mi vanno benissimo tutti i discorsi sul contratto unico a tutele crescenti , poi si discuterà di quanti anni ha bisogno l'impresa per capire che quella persona va bene e la si può regolarizzare, mi va bene dire (figuriamoci se non sono d'accordo) di semplificare la normativa, di tagliare gran parte delle schifezze di contratti ai quali molti ragazzi sono costretti oggi , mi va bene tutto (possibilmente ricordiamoci che si può concedere flessibilità, demansionare , cedere persino stipendio in periodo di crisi ma se dobbiamo fare come la Germania là i lavoratori partecipano e non solo di nome alla gestione aziendale....) e non ne faccio una battaglia ideologica quella dell'articolo 18, per me può riscrivere tutto il codice dei lavoratori (ma perchè chiamarlo in inglese? in Italia non si potrebbe declinare in italiano, almeno nel titolo della legge delega???) basta che in un qualche numero dell'articolato, formulato come vuole lui, si preveda la possibilità della reintegra in caso di licenziamento discriminatorio o illegittimo. Ora l'articolo 18 sta nel titolo II dello statuto dei lavoratori, e non a caso quel titolo si chiama "Della libertà sindacale"; in tale articolo si prevede che un giudice possa decidere la reintegra in caso di licenziamento appunto illegittimo per, tra l'altro:  a) subordinare l'occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale ovvero cessi di farne parte;b) licenziare un lavoratore, discriminarlo nella assegnazione di qualifiche o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della sua affiliazione o attività sindacale ovvero della sua partecipazione ad uno sciopero.Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano altresì ai patti o atti diretti a fini di discriminazione politica, religiosa, razziale, di lingua o di sesso, di handicap, di età o basata sull'orientamento sessuale o sulle convinzioni personali .In un paese civile naturalmente non dovrebbe nemmeno porsi il problema del licenziamento per attività sindacale per non parlare del resto, qui purtroppo succede (ma anche altrove, visto che le norme le hanno un po' dappertutto), io lo so per esperienza quasi diretta. Il sindacalista che rompe le palle perchè fa il suo lavoro (sulla sicurezza, sui presidi ecc.) dove pensate che venga mandato se si lascia campo libero all'impresa? E in un paese che non ha nemmeno una legge sulla rappresentanza sindacale... E non vale nemmeno il discorso che siccome decide il giudice in certe zone d'Italia decide generalmente in un verso e in altre in un altro verso; cazzata immane: non è per tutte le leggi così??? Renzi si studi un po' di giurisprudenza in un qualsiasi settore.... E non vale nemmeno il discorso dei lavoratori di serie A e di serie B; primo perchè quell'articolo opera indipendentemente dalla dimensione dell'impresa e dal tipo di contratto, secondo perchè togliere un diritto così a chi ce l'ha o non darlo a chi non ce l'ha non mi sembra un buon viatico per renderci uguali. Pertanto, Renzi declini i buoni propositi in una cosa leggibile e chiara, hai visto mai che magari siamo d'accordo e non lo sappiamo.... spero vivamente che non siamo arrivati all'assunto meno-diritti+lavoro, per tanti anni ci hanno già raccontato che avrebbe dovuto essere così ma non ha funzionato molto....Notte , Marionp.s. ma perchè l'acqua in casa a noi entra sempre di notte? tutte le volte (tipo ieri notte) due ore a combattere per non farla entrare dal giardino e poi lei in cinque minuti entra dal garage... voglio dormire please...