..Uomini...

Rivendicazioni (2)


Ho sempre pensato che in questo paese fosse necessario studiare diritto. Non a caso scommetterei che ci sono più avvocati che panettieri in Italia... cmq il caso è questo: il contratto dei dipendenti pubblici è bloccato dal 2010 e siamo leggermente stufi. Va bene la manifestazione, va bene tutto ma vorrei che il mio sindacato assoldasse più avvocati: prendi il caso dei magistrati....Lor signori quando accadde lo sconsiderato blocco dei loro automatici aumenti a opera di Berl per il triennio 2011-2013, presentarono istantaneamente a diversi Tar (quindici, dalla Sicilia a Trento passando per la Campania, la Calabria, la Sardegna, il Lazio, l'Emilia e anche la Liguria) ricorso per incostituzionalità della suddetta norma, invano non hanno studiato diritto, come si diceva; I Tar naturalmente rimisero tutti la questione alla Corte Costituzionale, per violazione di varie norme che andavano sostanzialmente a danno della famosa indipendenza e autonomia della magistratura, garantita, ci mancherebbe, dalla nostra amata Costituzione medesima; i magistrati non contrattano infatti la loro retribuzione con lo stato ma hanno degli adeguamenti automatici; la suprema Corte naturalmente diede loro ragione; ma non perché essi magistrati non fossero tenuti in casi di eccezionali esigenze di equilibri di bilancio a contribuire, cosa già successa nell'anno 1992 ed ammessa dalla Corte in quanto trattavasi di un anno solo e per tutti i dipendenti pubblici; bensì, secondo la Corte (la sentenza è del 2012) bloccare per un triennio i loro aumenti creava una grave "discriminazione" di una sola categoria (la loro) nei confronti del resto del pubblico impiego "che ben potrebbe contrattare gli aumenti oltre il triennio di blocco"; oltre al blocco veniva loro applicata un'addizionale del 5% per redditi sopra i 90 mila e del 10% sopra i 150 mila;  anche questa fu cassata, in quanto considerata prelievo tributario speciale nei soli confronti dei pubblici dipendenti: ci sarebbe una violazione del principio della parità di prelievo a parità di presupposto d'imposta; conclude , la suprema Corte: "Tuttavia, è compito dello Stato garantire, anche in queste condizioni, il rispetto dei principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale, il quale, certo, non è indifferente alla realtà economica e finanziaria, ma con altrettanta certezza non può consentire deroghe al principio di uguaglianza, sul quale è fondato l'ordinamento costituzionale."Ora, siccome noi del pubblico impiego si è visto che in realtà non possiamo contrattare un cazzo per anni e anni, potrebbe qualcuno fare un piccolo ricorsino per incostituzionalità del blocco ai sensi degli articoli 3, 36 e 53 della Costituzione? Se è giusto che lo facciano i magistrati possiamo ben farlo anche noi... i soldi si cerchino dove sono.  Nuovo mondo, nuove lotte....Ma siccome noi non siamo magistrati e ci rendiamo anche conto del momento , ci teniamo a ricordare solo questo: non ideologie ma ideali: solidarietà, equità, uguaglianza, giustizia sociale. Sai mai che qualcuno se ne scordi...