..Uomini...

Aspettando il nome


Certo che questi scrittoroni senza le donne di cui han potuto osservare gli atteggiamenti, i capolavori mica li avrebbero scritti... Ad esempio la Emma di Flaubert. Che quando sono arrivata alla fine ho pensato "anche a questa le fanno fare una fine orribile....", come la Anna di Tolstoj del resto; addirittura suicida con l'arsenico, un'agonia e una fine orribile che sembrano quasi essere meritate, per l'autore, o comunque sa tanto di "chi è causa del suo mal...." ma non esiste una capolavoro dell'ottocento con un bel finale? occorreva evidentemente, allora, rimarcare l' inadeguatezza delle donne nei confronti dei sentimenti, ovvero che le medesime vivono spesso costruendosi un mondo interiore illusorio a cui non corrisponde alcun mondo reale;  di norma le loro bellissime eroine non si accontentavano di occupare un posto nel cuore di un uomo, marito, amante, (che sarebbe già molto), ma pretendevano tutte di cambiare vita, di provare perenni passioni, di vivere d'amore e di pene poi sempre disilluse dalla realtà degli uomini che incontravano sulla loro strada, tutti non all'altezza di corrispondere cotanta passione, molti che non immaginavano nemmeno il tormento interiore della poveretta, né i suoi sogni, né le sue vane speranze.... Flaubert per la verità e forse per opera di giustizia, "ammazza" nel libro anche il marito di Emma, che muore dalla disperazione quando scopre tutti i tradimenti della moglie. Non so se mi dispiace di più per Emma o per il marito... notte, Marion.