..Uomini...

Sono ricca


E' bello quando ti ritrovi in quello che leggi in un libro. Nella fattispecie sto leggendo uno dei libri di uno dei miei sociologi preferiti, De Masi; l'unico (sigh) libro che son riuscita a leggere quest'anno (a parte i racconti di mio figlio), una schifezza praticamente rispetto all'anno scorso quando ho letto tutti i principali di Dostoevskij, Guerra e Pace dell'amato Lev e un libricino della premio nobel Doris Lessing, suggeritami a suo tempo da lettore, che però non mi ha entusiasmato;  vabbé comunque sono arrivata a due ore e quaranta minuti (mi dice il kindle, ma che ne sa lui di quanto veloce sono io a leggere? io ho fatto anche il corso di lettura veloce eh, si però Marion ti fermi ogni due pagine a segnare una nota o ad aprire wiki... altroché due ore e quaranta.....) , dicevo che son arrivata due ore e quaranta minuti dalla fine del libro (secondo me tu fai un uso improprio delle parentesi Marion...) e a questo punto del libro si parla del significato di ricchezza nella società odierna, cioè la società post industriale.Nella società industriale si sa che la ricchezza era ammasso di "cose" prevalentemente "lussuose" e loro conseguente ostentazione; ma ora che quasi tutti (noi del mondo occidentale) abbiamo un tenore di vita discreto, il concetto di "lusso" è radicalmente cambiato, e perciò le cose rare e ambite sono altre; nella fattispecie sono principalmente (secondo lui): il tempo, l'autonomia, lo spazio, la tranquillità e il silenzio (wow, mi è piaciuto dove dice siamo minacciati dalle folle di concittadini che ci impediscono l'introspezione, ci tolgono la solitudine ma non ci danno la compagnia), la sicurezza offerta da un contesto pacifico in cui la simpatia prevale sulla competitività (e mi ci ritrovo nel lavoro). E penso che sia verissimo.... io ambisco prevalentemente ad avere tempo per me.... la mattina quindi NON devo sentirmi in colpa perché faccio un bagno di venti minuti sennò non se ne parla di uscire di casa, in fondo c'è chi sta venti minuti a truccarsi, io sto venti minuti nella vasca calda a pensare... .. a pasquetta pregustavo già la mia giornata ideale: TUTTI VIA e io sola con tutto il giorno vuoto davanti , il divano la tv il pc i libri qualcosa da studiare se proprio proprio una corsa in bici ma anche no, e per pranzo uno yogurt... che bellezza... peccato che poi piovigginava e la rana grande con morosa "abbiamo pensato che mangiamo a casa mamma e poi andiamo via".... che palle...ma poi son seguiti due giorni di ferie presi quando TUTTI son tornati alle loro occupazioni, e io sola a casa.. una goduria immensa. Quindi, forse, NON SONO semplicemente pigra, ma nella società post industriale TENDO a esser ricca. Non male. Oh certo, è bello quando ti ritrovi in quello che leggi in un libro, speriamo che non accada anche per la vicinanza coi sentimenti di madame Bovary o con le passioni di Anna Karenina... non vorrei un giorno o l'altro morire suicida con l'arsenico o gettarmi sotto a un treno.... 'notte Marion... Pensiero zen: "chi è maestro nell'arte di vivere distingue poco fra il suo lavoro e il suo tempo libero, fra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la sua religione. Con difficoltà sa cos'è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell'eccellenza in qualunque cosa egli faccia lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui, pensa sempre di fare entrambe le cose insieme."