..Uomini...

Anche i giorni di maggio scivolano via...


Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è disgraziata a modo suo. Chi non ha fatto un post con questo incipit? Tu Marion... non ricordo quando ho scritto su Anna Karenina come ho iniziato il post... boh... mi sembra dicendo che io amo un uomo morto.. cmq ora è venuto il momento di questo incipit.Io questa frase la interpreto nel senso che la patina dorata che la maggior parte delle famiglie offre è sempre la stessa, confezionata allo stesso modo anche perché è una finzione, mentre l infelicità che in altra parte di famiglie alberga è diversa per ciascuna perché vera, sentita, disperata e può dipendere da tantissimi fattori. Ma naturalmente sembra non sia questa l interpretazione ufficiale che si da alla frase. Cmq sia. Mi è venuta in mente perché l'altro giorno la mia collega mi raccontava di una coppia sua amica, in cui la moglie dice del marito che è perfetto, in quanto lui non parla mai... è molto tranquillo e silenzioso, sa le cose che accadono in famiglia perché lei gliele racconta, e vanno moltissimo d'accordo. Questa è la versione della moglie, un giallista direbbe e lo dico anch'io eh... Però questo è uno degli ingredienti classici per far funzionare il matrimonio: il marito tranquillo. Così lei può reggere le sorti della famiglia, sentirsi realizzata, governare, e non essere mai contraddetta... beninteso io penso che sia felice anche lui eh.., sempre che la sua indole sia quella ovvio, l indole di farsi andare tutto bene.  Ma semplicemente forse si chiama amore anche questo.... ovvero anche la donna dovrebbe essere tranquilla, insomma, uno dei due... ma le donne, da quel che io vedo, sempre meno... per un matrimonio che va, un altro che è naufragato; una notizia bomba: la figlia dell'altra collega dopo solo due anni di matrimonio, un patatrac inimmaginabile.... e non è servita a nulla nemmeno la benedizione nientedimeno che del Papa letta in pompa magna durante la cerimonia... mah.Per la mia vita in questo periodo la variabile che più mi preoccupa è il tempo. Mi sembra a volte, sempre più spesso, che i giorni volino via, come in quei vecchi film in cui a un certo punto si scorge un calendario a foglietti che vengono staccati dal vento sempre più velocemente e passano mesi e anni in un istante... ecco, così. Andiamo a nanna và... notte Marion