..Uomini...

Il temporale di primavera


 D improvviso non c'è più la luce del sole, ce ne accorgiamo che c'era solo ora che il cielo diventa grigio. Un rumoreggiare lontano ti spinge a uscire per capire da dove sta arrivando, il cielo è nero, a nord. Grosse gocce cadono sparse portate dal vento, una premessa o una promessa che non sarà mantenuta? Dipenderà dal vento.Passa mezz ora di tesa calma apparente nel cielo sempre più grigio, la luce si offusca, l aria si riempie di umidità. Un rombo vicino dà la stura alla ripresa dei boati, che si accavallano l uno sull altro in una sinfonia terrificante. Non vi sono lampi, stranamente, non visibili almeno. Uno scroscio improvviso, la pioggia cade pesante e obliqua, deve combattere il vento, l aumentato rumore ora picchiettante induce a guardare a terra, anche la grandine vuole fare la sua parte. Ininterrotti, concatenati, i boati riprendono il sopravvento mentre lo scrosciare della pioggia si placa, ma si allontanano e con essi il temporale, che va ad atterrire altri uomini in un altro pezzetto di mondo. Le gocce di pioggia ora cadono serene, sottili, dritte e impercettibili, devono liberare le nuvole che le han condotte sin li, togliere l arsura del terreno, essere filtrate e assorbite, rinfrancare la vita, e fuggire via per un altro ciclo, eterno e immortale, chissà. Infine la luce del sole si riprende il suo spazio e dorata dilaga nuovamente, mentre il blu notte ora è ad est, lontano. Per noi è solo passato il temporale.