Il non voto è stato un voto1) Oltre alla quota ormai endemica, e non solo in Italia, di persone che non credono al valore del voto, stavolta molti hanno proprio scelto di non andare a votare, e a qualcuno è costato, non per noncuranza, ma proprio come segno di protesta per i quesiti posti.2) non ho visto alcuna campagna referendaria informativa da parte dei promotori, Salvini in primis, sparito dai radar, per dire abbiamo esposto i tabelloni elettorali e nessun manifesto vi è stato affisso, la gente semplice si orienta anche su questo, ma il populismo di Salvini ha dovuto fare un passo indietro per il semplice motivo che lui sarebbe incapace di spiegare anche uno solo dei quesiti...3) si parla di riformare l istituto dei referendum abrogativi (in particolare); potrebbe essere sensato il discorso, anche se credo che le persone, su temi sentiti e non tecnici, parteciperebbe ancora in gran numero (vedi referendum sul numero dei parlamentari, che non aveva bisogno di quorum tra l altro). Ricordo che uno dei punti della bocciata riforma costituzionale di Renzi, era proprio la riforma del quorum sugli abrogativi, e l inserimento di referendum propositivi, come vi sono in molti paesi del mondo democratico: il popolo decise che quella riforma non era abbastanza "buona", così si voto' di pancia (contro Renzi, che ha le sue colpe eh), e poco nel merito. A latere buttammo alle ortiche una possibilità di maggioritario in questo Paese, cosicché gli unici enti che hanno una governabilità garantita sono i comuni e le regioni che appunto hanno un sistema maggioritario4) con buona pace dei radicali, notoriamente contro il "sistema" dei partiti, bisogna prendere atto che la gente si aspetta che LA POLITICA faccia le riforme, chi è stato eletto e pagato proprio per quello, quindi ora alla luce del sole si vedrà quali sono i partiti che concorrono a ciò e quali si limitano, come sempre, a grattare la pancia alla gente, uno naturalmente è Salvini :Leghisti, che aspettate a buttarlo a mare? Al papete naturalmente.....
Salvini vai a casa
Il non voto è stato un voto1) Oltre alla quota ormai endemica, e non solo in Italia, di persone che non credono al valore del voto, stavolta molti hanno proprio scelto di non andare a votare, e a qualcuno è costato, non per noncuranza, ma proprio come segno di protesta per i quesiti posti.2) non ho visto alcuna campagna referendaria informativa da parte dei promotori, Salvini in primis, sparito dai radar, per dire abbiamo esposto i tabelloni elettorali e nessun manifesto vi è stato affisso, la gente semplice si orienta anche su questo, ma il populismo di Salvini ha dovuto fare un passo indietro per il semplice motivo che lui sarebbe incapace di spiegare anche uno solo dei quesiti...3) si parla di riformare l istituto dei referendum abrogativi (in particolare); potrebbe essere sensato il discorso, anche se credo che le persone, su temi sentiti e non tecnici, parteciperebbe ancora in gran numero (vedi referendum sul numero dei parlamentari, che non aveva bisogno di quorum tra l altro). Ricordo che uno dei punti della bocciata riforma costituzionale di Renzi, era proprio la riforma del quorum sugli abrogativi, e l inserimento di referendum propositivi, come vi sono in molti paesi del mondo democratico: il popolo decise che quella riforma non era abbastanza "buona", così si voto' di pancia (contro Renzi, che ha le sue colpe eh), e poco nel merito. A latere buttammo alle ortiche una possibilità di maggioritario in questo Paese, cosicché gli unici enti che hanno una governabilità garantita sono i comuni e le regioni che appunto hanno un sistema maggioritario4) con buona pace dei radicali, notoriamente contro il "sistema" dei partiti, bisogna prendere atto che la gente si aspetta che LA POLITICA faccia le riforme, chi è stato eletto e pagato proprio per quello, quindi ora alla luce del sole si vedrà quali sono i partiti che concorrono a ciò e quali si limitano, come sempre, a grattare la pancia alla gente, uno naturalmente è Salvini :Leghisti, che aspettate a buttarlo a mare? Al papete naturalmente.....