..Uomini...

Post N° 353


"In questo stato di vuoto, di abbandono, di palese tradimento, ecco che i nostri stessi aguzzini assurgevano a un tratto al luogo di quella deità vacante, poichè avevano su di te un potere di vita e di morte, che non trascuravano mai di esercitare. Se intimavano a uno di impiccarsi, questi eseguiva l'ordine con la vuota sollecitudine di un automa. E un giochetto molto in voga, quando erano in vena di scherzare, consisteva nello strappare di testo il berretto a un progioniero per scagliarlo verso il reticolato, oltre l'invalicabile tracciato di demarcazione, superato il quale le sentinelle avevano l'ordine di aprire il fuoco;eppure, all'invito di andare a raccoglierlo, il prigioniero non esitava a oltrepassare quella linea, affrontando consapevolmente, nella sua assoluta obbedienza, la morte stessa. Non c'era da stupirsi dunque, se con il tempo ti sentivi crescere dentro una sorta di ammirazione per come svolgevano dilingetemente il proprio lavoro, fino al punto che cominciavi a preoccuparti di non essergli troppo di peso, fino a sentir nascere in te una cattiva coscienza nei loro confronti. Ciò di cui parlo, questo sovvertimento interiore che per un verso fu la cosa piu' terribile della nostra prigionia, venne in seguito rimosso e restò per lungo tempo inabissato in fondo al mio essere, come l'impalpabile impressione di non dover scordare qualcosa che, tuttavia, non ricordavo." P. Maurensig - La variante di Luneburg....(come cacchio si fa la U con l'umlaut???)