..Uomini...

Post N° 428


Nel mio lavoro mi metto sempre nei panni di chi dovrà leggere. Capirà ciò che mi serve? Così scrivo le lettere a prova di stupido, come mi hanno insegnato. Non si usa più "la S.V." , ma basta un "lei" minuscolo; non si usano le forme passive "dovrà essere esibito" ma dirette e brevi: "lei dovrà esibire"; non ci citano le leggi nel corpo della lettera, tanto chi le conosce le leggi, gli articoli, i commi... io, non chi legge di certo; ci si esprime in modo semplice, si rilegge cercando di mettersi nei panni di uno che non capisce nulla della materia; i modelli devono essere fatti in un certo modo, con incasellati gli spazi da compilare, spazio sufficiente per ciò che deve essere scritto, spaziatura abbondante tra una riga e l'altra, una bella legenda per la compilazione;eppure la gente, la maggioranza della gente, non capisce niente... è avvilente. Arrivano modelli che già sono l'estremo dell'estremo della semplificazione, incompleti per delle cose banalissime... gente che non sa come si chiama, o che ente presiede...che si spaventa a fare la crocetta sul quadratino già bello e pronto... Non so quanto sia dovuto a naturale repulsione per la burocrazia e quanto a vera e propria ignoranza, passando per l'analfabetismo. Propendo per la seconda, purtroppo. Come al solito va a finire che il modello me lo compilo io, rischiando poi, se autocertificano il falso, "eh, ma l'ha compilato lei..."...Ma si, viva la libertà, aboliamo tutta la burocrazia, liberalizziamo tutto di tutto, aboliamo montagne di carta inutili che salviamo pure qualche foresta.. scioperino pure i taxisti, i farmacisti, i benzinai... tanto a che serve? Popolo di ignoranti... Però la prima banca, assicurazione, compagnia telefonica, o altro dannatissimo servizio privato che si permette di chiedermi qualcosa, va a finire nel riciclo... Notte Marion.