..Uomini...

Post N° 518


La giornata è stata pesante, le rogne si concentrano tutte in dicembre.  Alle sei sono già stanca e stufa. Poi stasera guardo Lerner su la sette; dice i nomi e i cognomi, i nomi dei figli, dei genitori, degli amici, le storie, degli operai morti a Torino. E’ giusto.Penso che sia troppo comodo far finta di non vederli, di non conoscerli, noi nel nostro comodo posto di lavoro, quantomeno la pelle non la rischiamo. Gli operai sono spariti nel nostro mondo patinato, non si vedono più o ci fa comodo non vederli. Questi operai che troppo spesso sono sola qualcosa a cui si pensa distrattamente, e che rompono pure i coglioni ogni tanto, e con loro questi che si ostinano a voler stare dalla loro parte… questi partiti comunisti… E dal sindacato mi sarei aspettata quanto meno un’ora di sciopero generale, subito, il giorno dopo. Domani nella fabbrica di mio marito lavoreranno un’ora per le famiglie di quei compagni. ..... “Il direttore quando gli parlavi, ti girava la schiena, perché quello che gli interessava era solo la produzione, non come, producevi…”Ed è proprio così la fabbrica. Non dimentichiamo.                                                                    ..vicino alle macchine,                                                                  dove le vite appassiscono,                                                                 lì, troverai la mia tomba...