..Uomini...

Post N° 583


Il viaggio non è ancora iniziato. "Mà, dov'è che andate?""Al B.""Al B.? Ma se è un posto per giovani....""grazie amore, sei molto gentile...."Passano a prendermi alle sette e mezza. Prima si tratta di portare la figlia di Franci dal moroso, poi siamo libere. Tutte e quattro, di nuovo, così, erano 28 anni. Tanti anni senza sapere niente e sapendo tutto una dell'altra, e ora il tuo male ti ha portato qui a curarti, i tuoi occhi da zingara. Questo ci ha riunito. Tra una settimana ripartirai ma ora sei qui. "Allora, galletto e birra per tutte?""No ragazze, scusate ma io la birra non la bevo...""Sei sempre la solita!"E cominciano i ricordi. Ma com'è che io non mi ricordo niente... "Ti ricordi quell'incidente in macchina che eravamo con quei due ragazzi?""Già! Nell'urto si è spaccato il finestrino e tutti i vetri addosso a me, poi siamo andate a piedi fino a Grado e silenzio con i genitori... ero piena di taglietti....""Si però il tuo tipo era meglio del mio....", la solita Franci.... "E ti ricordi quell'estate nell'appartamento a Grado?""Si... quella è stata bellissima....""E ti ricordi di Andrea Z.?""Andrea Z.? E chi è Andrea Z.?""Ma come, voi tre avevate tutte il ragazzo e tu ti sei baciata tutta la sera sul terrazzino con Andrea Z., e io ero l'unica che non sapeva che fare... ""Oddio, non me lo ricordo proprio... ricordo il terrazzino però...""Eppoi è arrivato G. in piena notte e ha suonato il campanello, e Andrea Z. è andato ad aprire in mutande e stivali...""In mutande e stivali? Ma che ci faceva in mutande e stivali?""Se non lo sai tu...."E giù a ridere.... "E quella volta che abbiamo buttato quella bici nel canale di Grado?""No questo no! Non è possibile che io abbia fatto una cosa del genere, mi rifiuto di crederlo!""E quell'estate che si stava in bar nei pomeriggi afosi, e poi si perdeva la corriera e via in autostop per andare a fare la stagione....io facevo la cameriera e tu lavoravi in sala giochi...""Si questo lo ricordo.. quante volte ho fatto l'autostop, che incosciente....""E quanto tu arrivavi in bar, mi vedevi piangere, mi chiedevi perchè piangi, e poi ti mettevi a piangere anche tu.....""Bè, io ci metto poco, ho la lacrima facile, lo dice sempre mio marito..."Poi dici, io-di-amiche-come-voi-non-ne-ho-più-trovate, anche se laggiù, dove abiti, ne hai molte di amiche.E' come vuotare il cuore in un botto, essere di nuovo a casa, l'odore dei campi estivi bruciati dal sole, la musica, le sigarette, il flipper, la malinconia, l'ignoto. Parliamo poco di voi, dei compagni della nostra vita; quelle di noi che hanno una vita quasi normale, non ne parlano affatto. Solo noi, solo noi, come eravamo e come siamo. Cos'abbiamo passato, come siamo arrivate qui. Se ti guardo negli occhi devo trattenere le lacrime più volte.. dovete-venire-a-trovarmi-presto... Presto. Ci guardiamo. Certo che veniamo, a giugno. La musica è assordante e si cambia locale. Via in macchina, guida Franci. Non siamo mai state in macchina assieme, troppo giovani il destino ci ha separate. E' una sensazione strana. Come se, per un attimo ancora, il viaggio non fosse iniziato.                                        Ora e sempre, resistenza.