..Uomini...

Post N° 592


I.L'uomo le stava scrivendo "Dai, che stai a fare lì, a piangere tutta sola, ora io passo a prenderti e andiamo a divertirci....."Fino a quel momento era stata una donna profondamente infelice. Nessuno se n'era accorto. E nemmeno lei, invero, se n'era resa conto. Lei. Abituata dalla sua gente ad affrontare le cose così, un pò a testa bassa, a non porsi troppe domande, a lavorare molto dando sempre un significato positivo a tutto ciò che faceva, caparbia, tenace, inevitabilmente un pò ingenua. Una donna semplice. Chiedeva molto a sé stessa, ma anche agli altri. Non sapeva perdonare. Quindi, quell'infelicità le era apparsa subito inamovibile e irremovibile dalla sua vita, qualcosa con cui fare i conti ogni giorno e a cui camminare accanto, qualcosa da accarezzare come si accarezza un compagno che ci è caro, qualcosa che era stata lei a scegliere. Non era donna da rinnegare le scelte fatte, perchè alla fine solo per questo tanti anni prima aveva dato un calcio a tutto senza mai più voltarsi indietro: per amore, solo per amore. Uscì dalla chat, spense il computer che per la prima volta aveva usato non per lavorare. L'uomo dall'altra parte non aveva capito niente di quello che lei gli aveva raccontato. Si rese conto così, di quanto fosse infelice.                                      La mia solitudine sei tu