..Uomini...

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E' finita così. Ci riesco ancora. Settimana iniziata con l'improbabile corso di front-office, d'altra parte era anche interessante, col suo "ponte sulla relazione", l'identificazione con l'istituzione cui appartieni, il ruolo "fondamentale" nel caos generale, l'educazione delle persone ai cambiamenti e alle regole. Tutte cose che inconsciamente e senza saperlo, già facciamo. Molti colleghi protestano "ci denigrano tutti, chi ci crede, a chi importa del nostro lavoro?""A noi importa", risponde la tutor. A me importa, io ci credo. E' per questo che Brunetta non vincerà, ed ha torto marcio. Continuata con un front office alle otto di mattina con vecchietta che mi blocca un quarto d'ora sulla porta dell'ufficio: le avevo detto il giorno prima di tornare perchè la collega non c'era, e lei non ha dormito tutta notte perchè era in pensiero per il suo loculo al cimitero.... la rassicuro in tutti i modi nonostante ripeta praticamente sempre le stesse cose; prosegue nel caos totale della mia scrivania mentre cerco di convincermi che è tutto sotto controllo;molto più interessante il corso di venerdì, con l'organizzatore del concerto dei Red Hot, e di Madonna. Durante la pausa si avvicina una giovane collega e "sei tu Marion?", "si....", "ti volevo ringraziare per tutto l'aiuto che mi dai sul forum, anche se non intervengo, leggo sempre e mi sei molto utile....."Che bello! che carina..... La mia mentore (enri, lei dice che bisogna femminilizzare i termini...) mi ha detto "che peccato non ci siamo parlate prima io e te, avremmo potuto fare grandi cose...." , poi ha concluso saggiamente che abbiamo ancora tutta la vita davanti.... Infine il venerdì, con la solita domanda che mi pongo "sono io l'anormale o lo sono tutti gli altri?", quando tranquillamente parcheggio la macchina sullo spiazzo verde non recintato nè particolarmente curato della scuola, mentre tutti gli altri girano come pazzi a cercare un parcheggio... propendo per la prima ipotesi della domanda, visto che di solito è la maggioranza che conta.... E ho una nuova amica, la mamma di Enea, caffè consolatorio prima di tornare a casa e una simpatia reciproca istantanea. Ed è finita così. Che ci riesco ancora, a cantare, questa poi la prendo benino. Notte, Marion.