..Uomini...

"Chi non è fascista alzi la mano, e in duemila l'alzammo, non uno escluso."


Che io trovo che arrivare a 70 e passa anni, di cui gli ultimi quindici sulla scena politica, e non aver mai ripudiato il fascismo, sia una cosa grave. Non è perchè la Resistenza sia cosa mia, o nostra, o di qualcuno, ma perchè di sicuro NON E' SUA.... Pertanto ritengo che Franceschini abbia sbagliato a invitarlo alle manifestazioni del 25 aprile; Berlusconi può andare dove vuole, fare ciò che vuole, ma di certo NON HA "la consapevolezza e l'impegno per preservare quei valori", per me è così. "Nei momenti difficili ci sono persone che sanno tenere la testa alta e non sottomettersi ai governanti che impongono leggi ingiuste che sopprimono la libertà. Lo fanno per difendere un ideale e insieme la loro dignità. Non sono molti, ma per fortuna ci sono e rappresentano la coscienza di un Paese e il Paese intero deve a loro riconoscenza e al loro esempio deve riferirsi se si aspira a un futuro migliore. Opporsi al fascismo durante il ventennio della dittatura significava il carcere, il confino, l'esilio, talvolta la morte, o magari la perdita del posto di lavoro e di una prestigiosa posizione sociale. Gli antifascisti erano dirigenti o militanti dei partiti che il regime aveva vietato, talvolta anche persone non impegnate in politica, ma che non intendevano accettare compromessi con la loro coscienza. L'antifascismo fu importante sul piano morale, come testimonianza di libertà, e sul piano politico perchè quando giungerà il momento della Resistenza contro i tedeschi invasori e i loro alleati, saprà organizzare i giovani che fuggivano all'arruolamento forzato e rifiutavano la guerra, dando al loro ripudio istintivo del fascismo e del nazismo una coscienza politica e storica, trasformando una scelta spontanea in consapevolezza delle finalità della lotta per la libertà. Alla loro moralità si ispirerà la Costituzione della Repubblica"Flavio Fabbroni Lo avrai camerata Kesserlingil monumento che pretendi da noi Italianima con che pietra si costruiràa deciderlo tocca a noinon coi sassi affumicatidei borghi inermi straziati dal tuo sterminionon colla terra dei cimiteridove i nostri compagni giovinettiriposano in serenitànon colla neve inviolata delle montagneche per due inverni ti sfidarononon colla primavera di queste valliche ti videro fuggirema soltanto col silenzio dei torturatipiù duro d'ogni macignosoltanto con la roccia di questo pattogiurato fra uomini liberiche volontari si adunaronoper dignità non per odiodecisi a riscattarela vergogna e il terrore del mondosu queste strade se vorrai tornareai nostri posti ci ritroveraimorti e vivi collo stesso impegnopopolo serrato intorno al monumento che si chiamaora e sempreResistenzaPietro Calamandrei epigrafe Fosse Ardeatine