..Uomini...

Post N° 142


G & CLoro due erano inseparabili. L'uno dissacrante e divertente, l'altro timido e dolce. Io trovavo noiose le ragazze. Noiosi i loro discorsi, fatti di vestiti, orecchini, fidanzati. Io il fidanzato l'avevo, ma era una cosa mia, non mi piaceva parlarne, a nessuno. C'era e basta. G & C invece mi divertivano molto. Così divennero i miei migliori amici. Inseparabili. Concerti, cinema, teatro, sempre insieme.Nei pomeriggi in cui avremmo dovuto studiare C. suonava la chitarra, poi alzava lo sguardo e mi sorrideva, un ricciolo impertinente sulla fronte. G. ci provava, ma sempre scherzosamente, in fondo era un gioco...a volte lo trovavo fastidioso e lui lo sapeva. A loro confidavo cose che non mi sarei mai sognata di dire alle mie amiche...con loro non dovevo fingere di essere cio' che non ero, non dovevo interessarmi a cose che non mi interessavano, no...con loro ero me stessa, potevo dire cio' che volevo senza che venisse interpretato, tradotto, passato al setaccio, riportato.... Era un rapporto alla pari. Poi successe.  Firenze. Ci disperdemmo in due gruppi, ormai potevamo girare da soli, i prof si fidavano. Prendemmo un autobus al volo, G. rimase indietro con gli altri. Mi trovai sola con C., in fondo all'autobus, a guardare fuori attraverso il vetro posteriore. Capii cio' che stava per succedere un attimo prima che accadesse...mi strinse un braccio attorno alla vita, ma dolcemente..avvicino' il viso al mio, un po' goffamente, era tutto rosso..forse perchè avevamo corso....io dissi solo..... no. E girai il viso. Vidi la delusione, la rabbia, la fine di un'amicizia. Ci provo' di nuovo piu' tardi, sulle scale in albergo, ci provo'  un po' piu' deciso, un po' piu' rabbioso. Di nuovo dissi no. Io avevo già puntato tutto sul rosso, la pallina stava ancora girando, e solo molto dopo avrei saputo di aver perso, perchè era uscito il nero. L'anno finì poi velocemente. Tra noi non fu piu' come prima. G. non credo l'abbia saputo mai. Finita la scuola ci perdemmo di vista. Ma io li ricordo sempre.