..Uomini...

"E' bello vivere liberi". Per non più dimenticare.


In realtà è un libro su una donna, una donna normale. Ci sono andata non so perchè, forse per quella foto, sul manifesto, forse per quel nome , la prima staffetta partigiana d'Italia. Poi scopro che l'autrice del libro è la prof di italiano di uno dei miei figli... Subito sento una cappa di oppressione calare.. suo figlio che parla e racconta, lei non c'è più da qualche anno, è il libro ora, che parla di lei. Il discorso poi si articola più sulla resistenza, in realtà fu una cosa che fecero in pochi, dice la prof. , che sulla giornata della memoria. Ma sono intrinsecamente legate, queste due parole. Per non più dimenticare. E per Ondina Peteani. Dal libro: "Dal Cantiere di Monfalcone, alla Resistenza, fino al Lager, un percorso personale, politico, per cambiare le istituzioni e il costume con un'intuizione fondamentale: la Donna è una risorsa preziosa e irrinunciabile per una rivoluzione culturale e sociale, per la Pace e la giustizia per tutti gli oppressi.Ondina cresce in terre di confine dopo la prima e inutile strage della grande guerra, tra difficili contraddizioni, a contatto con lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori, in un regime totalitario. Lucidamente, decisamente, è giovanissima antifastista della prima ora. Nel 1944 inizia il suo calvario nei lager nazisti. Ci ha creduto e ha donato tutto, gratuitamente. E' sopravvissuta senza piegare mai. Non ha predicato la libertà e la giustizia, ma le ha testimoniate.Chi è senza memoria, è senza futuro."« Di Auschwitz ho un ricordo stupido se si vuole - ... una sera sono andata sulla soglia della porta della baracca e c'era una lunona grande. Pensavo - la vedono anche a casa mia. Mi ha preso un'angoscia, un male fisico, una nostalgia così dolorosa della mia gente, della mia terra, di casa... Avevo il terrore di non farcela e mi ricordo che ci torturavamo dicendoci - ... finirà presto la guerra, ci vedranno in questo stato e ci porteranno a casa con degli aerei. Avranno tutte le cure per noi ridotte in queste condizioni. Così in poche ore busseremo alla porta di casa e sentiremo dire - chi è ... Mamma, mamma ... E allora giù a piangere disperate »  Il libro è edito dall'Istituto regionale per la storia del Movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, ma presto verrà ristampato da un editore nazionale. E' anche uno spettacolo teatrale , cerca una formula nuova per trasmettere tutto questo ai ragazzi, senza retorica e semplicemente raccontando con mezzi e strumenti che arrivino anche a loro.