..Uomini...

Post N° 172


Non c'è che fare. Ho sbagliato. Forse hai ragione tu, sono una figlia cattiva. Ma non mi sono mai confidata con te proprio perchè ti voglio bene e dopo la morte di papà ancora di piu', come potevo darti altri pesi da portare?Sono abituata a tenermi tutto dentro lo sai e fra noi è sempre stato così. Io in fondo capivo la tua intrasigenza, la tua durezza, capivo che il tuo affetto lo sai dimostrare con azioni concrete se non con baci e carezze. Spettava a me capire come portare avanti il rapporto fra noi. Non ho niente da rinfacciarti , la tua mamma è morta che avevi sette anni e a quei tempi gli unici valori possibili erano il lavoro e il sacrificio. Se sono come sono, e in fondo sono contenta di come sono, lo devo a te, e a papà. E ti devo molto per come mi sei stata vicina nei momenti di bisogno, per come mi hai aiutato coi bambini. A volte vorrei non avere questo debito enorme di riconoscenza, mi rendo conto che non potro' mai darti tutto cio' che tu hai dato a me. Hai capito che c'è qualcosa che non va, da quel giorno, in cui litigammo perchè ti dissi che andavo via per due giorni da sola, impensabile per te. Forse perchè sapevi dove andavo. E da quel giorno che cerchi di sapere, mi accusi di non confidarmi con te. Non hai trovato di meglio che chiederlo a mio marito cosa c'è che non va, e poi non hai saputo tacere, la lite fra voi è stata inevitabile. Era cio' che io non volevo. Per la prima volta in vita mia ti ho detto che hai sbagliato, che non dovevi intrometterti, decido io della mia vita, ho sbagliato, ho alzato la voce, con le mie parole ti ho messa con le spalle al muro e ho visto lo stupore nei tuoi occhi. Marion la responsabile , quella su cui fare affidamento, marion da chiamare quando stavi male, marion sicura di sè, marion tranquilla e ragionevole, la cocca di papà. E ora hai insinuato in me in dubbio che  ho veramente sbagliato tutto in questi anni, dovevo pensare piu' a me, dovevo dirti tutto, dovevo mandare all'aria il mio matrimonio sia quel che sia.... Ma ormai sono così mamma... ti chiedo per una volta , una volta sola di capire cio' che piu' difficile da capire fra madre e figlia: non sono come te.