..Uomini...

Lo sciopero. Per ricordare che c'è anche chi sopra-vive.


25 giugno, 2010 Sciopero generale CGILIl pulman non è poi arrivato. Il mio collega ha chiamato qualcuno in confederazione e alla fine si è saputo che avevano deciso di saltare il ns punto di ritrovo.. troppo pochi... ..solita organizzazione... Andiamo su in macchina. Alle porte di Trieste, ben lontani dalla stazione dei treni, tutto bloccato già. Traffico deviato. Almeno questo. In tre scendiamo mentre il mio collega tenterà l'impresa disperata di un parcheggio, poi riuscita. Raggiungiamo il corteo che parte appunto dalla stazione dei treni, Honsell ci sorpassa quasi correndo, a piedi anche lui, ci saluta e si dilegua. Che passo.... Poi farà il suo bel bel discorso dal palco assieme ad altri sindaci. I nostri sono quasi in testa. Sorpassiamo tutto il serpentone, vedo pochissimi striscioni della fiom, mentre le bandiere sono comunque molte. Sorpasso anche mio marito e i suoi compagni, che aspettano i loro che devono ancora arrivare. Sono una cinquantina su milleottocento... mio marito è incazzato nero. Dice che gli scioperi non si organizzano così, che ci hanno fatto fare un percorso che non blocca niente, non nuoce a nessuno, il discorso in piazza Unità dove le telecamere ci contano (ottomila secondo la Questura), un caffè e tutti a casa. Dovevamo fare il percorso inverso, e arrivare alla stazione, bloccare il centro. Dice mio marito, dove sono i giovani? Non è possibile che siamo così in pochi... Altri scioperi, ha fatto mio marito.... La vecchia Trieste ci guarda dai caffè che circordano la storica piazza, anche il sindaco, passeggia su e giù tranquillo e indifferente a quella occupazione, che sa tollerare benissimo perchè momentanea; qualcuno gli grida qualcosa.Passa uno con la maglia verde, una battuta e la risposta, eh compagno, i rossi non mi hanno dato mai niente, con quelli della cisl invece, ci puoi spuntare qualcosa e io non ci sputo sopra... La giornata è bellissima e noi siamo incazzati.Dice Sacconi che spera questo sia l'ultimo sciopero del novecento. Dice che è uno sciopero ideologico. E' lui del novecento. Non capisco che fastidio gli diamo visto che è invalsa la prassi di procedere senza consultare parti sociali e sindacati.... eppoi siamo noi che ci rimettiamo... Ma noi ci siamo lo stesso. Ci portiamo a casa la bandiera, quella rossa, quella della FIOM. "Il brutto in questo paese è che sono cresciuti i divari; chi sta bene non si accorge della crisi e non se ne accorgerà; ma poi ci sono tutti quelli che hanno perso il posto di lavoro, i precari, i giovani....."G. Epifani