..Uomini...

Stanca come una capra greca


Infatti quello che segue l'ho infilato nei venticinque minuti di attesa del medio a lezione di piano.Avevo calcolato tutto; tempo utile per preparare la cena: dopo il pranzo, dalle tre alle quattro. Impastare la carne per le polpette, lessare i finocchi per farli gratinati. Ci dovevo infilare anche una piccola telefonatina all'assicurazione della macchina per un'integrazione della polizza.... adoro queste segreterie... un operatore-sarà-disponibile-non-prima-di-dieci-minuti.. dieci minuti? mi salta la cottura delle polpette... nell'attesa , che diviene a questo punto sospetta , si mette a elencare : deve-sostituire-l'autovettura?-c'è-un'assicurazione-stratosferica-sul-furto-incendio-, deve-fare-questo? deve-fare quello? un-operatore-sarà-a-sua-disposizione-non-prima-di-dieci-minuti... deve-sostituire-l'autovettura?...... finalmente risponde un uomo! vivo e vegeto , almeno credo, che fa di nome Salvatore. Se ce l'avessi avuto davanti probabilmente gli avrei gettato le braccia al collo.... l'ignaro mi da le informazioni e via. Faccio il bonifico volante al pc.  Tre e venti; impasto le polpette e le metto a cuocere, alle quattro si parte per il piano; scarico il medio, avrò spento il fuoco? si si. Nell'ora di attesa porto la panoramica dei denti del piccolo al suo dentista, che si degna di farmi sapere dalla segretaria (con la quale sono amica per la pelle, io non so com'è che io sono amicona di tutte le segretarie del mondo) che mi farà sapere se bisogna togliergli o meno i denti del giudizio; restano venticinque minuti per Rousseau. Prelevato il medio , missione acquisto cuffiette per il suddetto (avrò comprato una ventina di cuffiette, ma che ci fanno? sono sbadati bla e bla, non le tengono bene bla e bla, le buttano di qua e di là bla e bla); spesa per le cose mancanti (tanto manca sempre qualcosa); alle sei incontro con le amiche, che si protrae fino alle sette e venti. Nel frattempo , come prevedibile , il marito ha assaggiato una polpetta, mezza cruda ma che da fuori sembrava cotta. Peraltro alle otto e mezza, anche stasera, abbiamo cenato. Notte Marion. Tratto da : Il contratto socialeJ.J. Rousseau  ( potrei amare quest'uomo quasi come Scalfari...) Se la volontà generale possa sbagliare. Da quanto si è detto deriva che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all'utilità pubblica, ma non ne deriva che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuole sempre il proprio bene, ma non sempre lo si scorge. Mai si corrompe il popolo ma spesso lo si inganna ed è soltanto allora che sembra volere ciò che è male. C'è spesso molta differenza tra la volontà di tutti e la volontà generale. Questa mira unicamente all'interesse comune, l'altra all'interesse privato e non è che una somma di volontà particolari, ma se si toglie da queste stesse volontà il più e il meno che si eliminano reciprocamente (che figo!) , resta, come somma delle differenze , la volontà generale. Quando il popolo sufficientemente informato delibera, se i Cittadini non avessero alcuna comunicazione tra loro , dal gran numero delle piccole differenze deriverebbe sempre la volontà generale e la deliberazione sarebbe sempre buona. Ma quando si creano degli intrighi, delle associazioni parziali a scapito della grande, la volontà di ciascuna di esse diventa generale in rapporto ai suoi membri e particolare in rapporto allo Stato. Si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti sono gli uomini, ma quante sono le associazioni. Infine, quando una di queste associazioni è così grande da prevalere su tutte le altre,non si ha più come risultato una somma di piccole differenze, ma una differenza unica; allora non c'è più la volontà generale e il parere che s'impone è unicamente un parere particolare. E' dunque importante , perchè si abbia chiaramente l'enunciazione della volontà generale, che non ci siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino dia il proprio parere pensando solo con la sua  testa. Se ci sono delle società parziali bisogna moltiplicarne il numero ed evitare in anticipo la disuguaglianza fra di esse , come fecero Solone, Numa, Servio. Tali precauzioni sono le uniche idonee perchè la volontà generale sia sempre illuminata, e perchè il popolo non cada in errore.