..Uomini...

Post N° 180


Il treno va nella notte. Luci di lampioni, di case, di automobili, perfino un falo'. Gente, vita, mondo. Io sono un po' stanca ora. Una ragazza dagli invidiati, lunghissimi, ricci, capelli castani, dorme davanti a me. Chissà se ha sentito i nostri discorsi... due ore a parlare fitto fitto. Penso che la vita delle donne sia sempre incredibile. Penso che le storie delle donne non finiscono mai di stupirmi , per la forza che sempre e comunque le donne hanno. Siamo arrivate a Bologna alle undici meno un quarto e subito Margy è riuscita a mettermi in crisi... ma a che stazione siete scese????  tre o quattro telefonate per capire dov'erano... l'erba... cose da pazzi.... La sorpresa è riuscita alla grande. E' rimasta dietro a me e Parfum e dopo baci e abbracci fra le quattro centaure, la presentiamo... ma chi è Rosy, una tua amica? No!! E' Topilla!Lascio immaginare la risata che ne è seguita... risata emiliana... Io sono molto contenta di rivederle. Non son riuscite a resistere e hanno già fatto una puntatina per scarpe.... Casal dice che le scarpe nuove di Margy sono orribili... s'impone una verifica, bè, a me piacciono Mag. Giriamo l'angolo e lo vedo. Cristo, questo non è 'UN mercato'... questo è 'IL mercato'.... ragazze, lo faccio solo per voi.... io sarei allergica alle bancarelle....La gente è molta, complice la bella giornata commissionata da Casal. Capisco subito che Margy sparirà ad intervalli regolari... Casal mi rassicura dall'alto della sua esperienza "montagnolesca" : "stai tranquilla, si infila in qualche bancarella, prova qualcosa, e poi ritorna sempre."  Quand'è così..... Ben presto riesco anche ad appurare che la leggenda di Casal che compra moltitudini di maglioni al figliolo è proprio vera. Coi miei occhi l'ho vista comprare quattro, dico quattro felpe, tutte rigorosamente grigie... anzi no, una celeste.....Io mi compro un paio di creme idratanti e un bellissimo elenfatino in pietra con relativa candela; le ragazze mi aiutano a scegliere le essenze da metterci sopra, non so come, pure cannabis... mamma, ma che cavolo hai comprato? dirà piu' tardi mio figlio... Finalmente si va a pranzo. Confesso che il ristorante cinese ha un'aria alquanto equivoca, visto da fuori... dentro pero' è carino. Dunque, io non so mica cos'ho mangiato... a parte il riso alla cantonese... avro' assaggiato circa una quindicina di portate... cose anche orripilanti tipo degli spaghetti galleggianti in un intigolo, equivoco anch'esso, con lattuga sopra.... pero' buone, dai. La cameriera, penso memore delle altre "puntate" delle mie due amiche in quel posto, ha tentato di portar via dal tavolo la salsa piccante... che è proprio, accidenti, molto, molto piccante.... le suddette amiche le han gridato "no! quella no......"Le chiacchiere finalmente. Tante, troppe le cose da dirci, molte non riusciamo nemmeno a dirle, il tempo passa veloce. E via, instancabili, affrontiamo l'altro ettaro di terreno occupato da bancarelle che non avevamo visto la mattina. Ogni tanto scorgo un braccio delle "piccole" che ci avvisa... "siamo qui".... troppo presto è passato il tempo. Andiamo alla stazione, come cinque ragazzine in gita, forse è questo che oggi siamo. Gli abbracci, i saluti,  Casal mi fa il solletico affettuosamente, so che mi vuoi bene cara e anch'io. Abbiamo ognuna un braccialetto di pietre colorate al polso, dono della solita, generosa, unica Margy. Parfum se ne va con Margy, io e Topilla accompagnamo casal al suo treno, il nostro è l'ultimo. Troviamo lo scompartimento, con la ragazza dagli invidiati, bellissimi, capelli castani. Il treno va nella notte. Sono arrivata. Topilla... anche i tuoi capelli sono lunghissimi e bellissimi, e se non vuoi tagliarli non farlo... ma credimi, non hai piu' bisogno di dimostrare niente a nessuno, e soprattutto a te stessa. 'Notte ragazze. Vi voglio bene.