..Uomini...

Zia M.


Che poi io voglio molto bene a questa zia, come si vuol bene a ogni persona che ci ha cresciuto nell'infanzia. Ogni volta che vado a Udine, passo a trovarla, lei e lo zio. Era la sorella più piccola di mio padre. Fino a quando io ebbi sei sette anni, si viveva tutti assieme , nella casa dello IACP dei nonni. Tre famiglie, lei era la zia non ancora sposata, poi c'erano i nonni e l'altro zio con la moglie e un figlio (mio cugino). Io ero la coccola di casa , e anche piuttosto capricciosa , dicono. Non volevo mai mangiare e crescevo poco (poi mi sono rifatta alla grande); lei paziente mi veniva dietro col piatto per tutta la casa (pessimo esempio di educazione) e mi diceva "dai, una cucchiaiata per papà, una per mamma, una per la nonna, una per il nonno".... Poi le piaceva pettinarmi e mettermi "li galis", i fiocchi nei capelli , che però duravano poco. A un certo punto si fece un fidanzato, che era bellissima mia zia da ragazza , trovò un fidanzato niente di meno che della città.  Questo fidanzato faceva scalpore quando arrivava da noi, quando girava nella stradina del nostro paesino con una SEICENTO bianca nuova di zecca..... Ho caterve di foto mie da piccola con mio padre che mi teneva seduta SOPRA il cofano della seicento bianca... Le leggende narrano che quando arrivava questo fidanzato , a lui gli si lasciava la parte migliore del pollo  (piatto prelibato della domenica) , mentre tutti gli altri, specialmente i nonni (che erano poveri ma furono molto felici) , si accontentavano delle ali e del collo , parti che ora nessuno mangia più , e della polenta enorme che veniva messa al centro tavola. A me lui , il fidanzato, piaceva anche perchè mi portava regali stratosferici, tipo la mucca carolina o la bambola Susanna quella gonfiabile dei formaggini Invernizzi (i suoi avevano un negozio di alimentari in città). Io non mi ricordo che allora si usasse fare regali ai bambini, ed era solo quarant'anni fa...... Solo quando forse ero un pò più grandicella ricordo una bambola per natale.  Valentina si chiamava, e mi fece una grande impressione perchè ebbi , forse , la netta sensazione che fosse un regalo importantissimo, visto che aveva anche i dischetti da inserire dietro la schiena per dire "mamma"...  altri regali non me ne ricordo; poi scoprirono che mi piaceva leggere e fu finita: Giri del mondo in ottanta giorni, Ragazzi della via Paal, un sacco di Piccole Donne, Salgari in tutte le forme, Cuore.... per forza sei uscita così Marion.... Poi il fidanzato si sposò la mia zia , e se ne andò anche lei ad abitare in città, per fortuna, non troppo lontano.