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Le mappe del mondo

Post n°721 pubblicato il 23 Marzo 2009 da MARIONeDAMIEL
 


Le mappe del mondo sono una cosa pazzesca.

Mi ricordavo poco o nulla dei corsi di comunicazione, troppi anni fa. Anzi, mi sono ricordata che li avevo fatti solo quando siamo arrivati all'esercizio di gruppo "dell'isola deserta".

In effetti è una cosa semplice, così semplice che uno ce l'ha nell'inconscio di sicuro, cioè la capisce inconsciamente che non so se sia la stessa cosa.

E cioè che la realtà non è uguale per tutti, ma ognuno la vede, la filtra, la percepisce, sulla base di una serie di parametri, vissuto, esperienze, ambiente, carattere, influenze esterne ecc.ecc.

Pertanto se noi non ci poniamo in maniera flessibile in una qualsiasi comunicazione, di solito fallisce.

Costa una certa fatica, mettersi nei panni dell'altro, cercare di capire quali sono le motivazioni che spingono a dire quella cosa, ovvero a pensarla.

Certo fondamentale è il modo. Poi dopo, forse e solo se il modo ci piace, arriva anche il contenuto. C'è il rischio che se il modo è sbagliato il contenuto non arrivi, ovvero si smetta di ascoltare (o nel caso dei blog ad esempio, di leggere).

Poi ci sarebbe il fatto del limbico e della neurocorteccia. Che secondo me (ma questo non ho osato chiederlo) le donne di solito reagiscono d'impulso molto troppo troppissimo emotivamente... (che però costituisce anche una interessante ed attrattiva caratteristica: sei-femmina-fino-all'osso, ragioni-con-la-....) ....

... gli uomini invece,reagiscono con la corteccia, cioè la parte più razionale (per questo bisogna piangere a volte per ricordare loro che hanno anche un cuore .... consiglio: importante è piangere sempre in loro presenza, non è altrettanto efficace dirgli ieri-ho-pianto,non è sufficiente per far si che attivino il sistema limbico, continuano tranquillamente a ragionare come se niente fosse, mentre tu hai sofferto come un cane) .....

Tornando al punto, secondo me sarebbe utile fare un confronto tra le rispettive mappe del mondo prima di sposarsi o di mettersi insieme a qualcuno.

In alternativa, al posto dei corsi pre matrimoniali coi preti che non servono a nulla, corsi di comunicazione per tutti.

Notte Marion.....


                          "A volte parlo troppo lo so...."
                          "A me piace sentirti parlare. Bacio...."

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Commenti al Post:
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 23/03/09 alle 21:43 via WEB
ma sì, un bella terapia di coppia ancora prima di cominciare, e il gioco è fatto!
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 23/03/09 alle 21:46 via WEB
Bè, se io confrontavo la mia mappa del mondo con quella di mio marito, risultava evidente già da allora che saremmo stati incompatibili :) oddio nel mio caso bastava anche il proverbio "mogli e buoi dei paesi tuoi"....
 
   
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 23/03/09 alle 21:49 via WEB
non è la mappa l'importante, è la flessibilità. o, meglio, se le mappe si sovrappongono non ce n'è bisogno, più si discostano e più diventa importante. ah, non si sovrappongono mai, fortunatamente
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 23/03/09 alle 21:52 via WEB
si, hai ragione, la flessibilità; poi può accadere anche che uno diventa troppo flessibile e l'altro se ne approfitta; se non si è intelligenti in due e non lo si vuole in due, non funziona comunque. Non ho capito quel "fortunatamente"...
 
     
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 23/03/09 alle 22:24 via WEB
che noia, se si sovrapponessero, sarebbe come convivere con sè stessi...
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 23/03/09 alle 22:33 via WEB
Condivido il punto di vista di Eric, compreso il fortunatamente che immagino volesse significare per fortuna non siamo stati creati uguali ma uno diverso dall'altro.
Anche perchè se non fossimo dotati di flessibilità, dovrei decidere che non ho nulla da commentare ad un'affermazione categorica come "al posto dei corsi pre matrimoniali coi preti che non servono a nulla":-)
Parentesi, ma come fai dopo un corso di comunicazione ad essere ancora così categorica? chiusa parentesi :-)
Forse l'ideale potrebbe essere "In aggiunta ai corsi pre matrimoniali condotti da numerosi preti che si dimostra non servono a nulla"...ma poi mi viene da dire: forse che i corsi di comunicazione e leadership e gestione che fanno tanti manager e politici li rendono uomini migliori e capaci di scelte assennate? Forse che un corso pre matrimoniale per ripetenti, come si usa ora, fatto di otto lezioni di cui la metà almeno non con il prete (non sia mai ci si annoi troppo) può salvarci dal nostro capriccio, impulsività, codardia, cecità? E seppure fosse un corso serio e bellissimo come quello al quale ho partecipato io, fatto di incontri ripetuti ogni domenica per un intero anno, basati soltanto sulla riflessione di cosa vuol dire essere come coppia sacramento di Dio...significa manifestazione di Dio al mondo...significa amore, rispetto, dialogo, comprensione, flessibilità (me la concedo), immedesimazione nell'altro, perdono, pazienza....ti può mettere al riparo dalla testardaggine o dall'immaturità? Tre coppie si sono divise durante quel corso prima di arrivare alla cerimonia, forse a loro è servito. Per il resto flessibilità resta la parola chiave in qualsiasi rapporto umano. Un abbraccio.
 
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 23/03/09 alle 22:43 via WEB
ah, bella cosa un corso matrimoniale tenuto da un prete... se mi passi la battuta politically scorrect, è come un corso di fotografia tenuto da un non vedente...
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 24/03/09 alle 06:53 via WEB
Potrei pure essere d'accordo con te Eric se il corso pre matrimoniale dei preti servisse quale corso di sopravvivenza alla vita di coppia. Che ne sa un prete dei problemi reali della vita di una coppia lui che è single per vocazione e scelta? Il fatto è che il corso in chiesa è stato trasformato in questo, dare indicazioni utili ai futuri sposi, soltanto per adattarsi alle esigenze di quelli che si sentono obbligati a frequentarlo per ottenere in cambio la bella scenografia per le foto e la commozione della mamma. Di fatto se ti sposi serenamente in comune senza chiamare in causa un Dio in cui non credi, non devi frequentare nessun corso. Lo scopo in chiesa è di spiegare il significato del sacramento e in questo caso un prete può essere sufficiente. Che poi il sacramento si riassume in quelle parole che ho espresso nel commento precedente e quindi si esprime nel vivere un sano ed equilibrato rapporto di coppia che non ha attributi di cristiano/laico a ben vedere, è un passo oltre. Il corso che ho frequentato io l'ho ritenuto serio perchè era tenuto dal prete, persona di mondo, nel senso abituato a non stare rintanato in canonica ma a vivere tra i problemi della gente e non solo da lui; in aggiunta al prete nessun avvocato, medico, psicologo ma una coppia sposata da venti anni con tre figli e fortemente in crisi. Dopo l'incontro si andava tutti in pizzeria e lì il don, come ti ho detto abituato a stare con la gente, si rendeva conto delle dinamiche di coppia e in incontri singoli ti faceva notare quello che aveva visto e che secondo lui avrebbe potuto generare problemi di relazione futuri. E purtroppo ci ha preso anche con chi ha deciso di sposarsi ugualmente; come dice Rosa qui sotto, possiamo pure avere l'intuizione ma crediamo di essere innamorati e non c'è ragione che tenga. In ogni caso, il concetto che volevo esprimere è che nessun corso dei preti o meno ti salva dalle scelte sbagliate. La vita si vive e ci si assume la responsabilità delle conseguenze delle proprie scelte.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 20:54 via WEB
Per sogno: giornata incasinosa :) Bè, la mia mappa del mondo ergo, il mio corso prematrimoniale col prete, non è servito a nulla, ergo io vedo la cosa così :) ciò non significa che non sono disposta ad ascoltare un'altra opinione, scrivo apposta! Va bene comunicazione flessibile, ma ciò non significa abdicare alla tua opinione. I corsi di leadership non so a che livello vengano fatti, ma sarebbero utili quanto meno per insegnare al capo che quando ti chiama al tel, per prima cosa dovrebbe dirti almeno : buongiorno, o ciao... da me accade raramente... Senti cara, se io avessi fatto fare un anno di corso a mio marito ogni domenica, forse mi sarei salvata dal matrimonio, nel senso che non ci sarebbe mai e poi mai venuto per tutto quel tempo..:)))) Ha voluto lui il matrimonio in chiesa, a me non fregava nulla, l'ho fatto per convenienza, per la famiglia ecc.ecc. Fatto come l'hai fatto tu certo che è bello, introspettivo, utile, e credo che le coppie che si sono lasciate abbiano capito qualcosa in più, e comunque, meglio prima che dopo...
 
72rosalux72
72rosalux72 il 23/03/09 alle 23:09 via WEB
è che una lo può anche sapere da prima che le rispettive mappe del mondo non combaciano per niente. e comunque lo sapeva anche lui. però eravamo tanto innamorati, quindi le mappe di sopra sono state bellamente ignorate. poi ci abbiamo fatto i conti. amari.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 20:57 via WEB
Per me è stato così: le mappe erano distanti anni luce, e c'era qualche puntino ad unirci, però era preponderante, al momento. L'amore rende ciechi, come si dice... ma anche le scelte ponderate con affinità a volte vanno a finire male, forse l'importante è "durante", non prima.
 
ceithre
ceithre il 24/03/09 alle 00:30 via WEB
il problema più grave del corso prematrimoniale secondo me è che mette a confronto un prete con le sue idee e una coppia. Non due che escono insieme ma due che hanno già annunciato al mondo che si sposano, hanno già prenotato la chiesa ecc. bisogna beccarli prima. che una volta che si sono innamorati del vestito, le bonboniere, il ristorante e i primi regali... diventa alquanto difficile convincerli che forse il matrimonio nn s'ha da fare! Com'è sta isola deserta? ps. che c'hai contro le straniere??!!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 24/03/09 alle 06:59 via WEB
E questa di Ceit è una giustissima osservazione che condivido in toto. Quando si va in chiesa per fare un corso è già troppo tardi; un'esperienza di questo tipo se fatta bene (e non si fa bene nella maggior parte delle chiese) può essere utile solo per i molto coraggiosi.
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 09:57 via WEB
pensavo fosse obbligatorio , x nn dover rinunziare all abito bianco , l entrata , l organo , etc etc ... certo se è facoltativo la mia disistima x la chiesa diminuisce un po' ... ma infatti se il corso nn è più prescrittivo e docente , e si chiacchiera cn la coppia in crisi e poi si va a fare la pizza col don , nn cè alcun bisogno che sia obbligatorio ...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:02 via WEB
Il mio era obbligatorio enri, sennò il prete non ci sposava...
 
   
ceithre
ceithre il 24/03/09 alle 11:57 via WEB
Non so cosa intendi per fatto bene o fatto male. In effetti non credo che la chiesa/il prete abbia funzione di psicologo, nè di divulgatore di saggezza o verità di coppia. Non riesco nemmeno a capire per qualce motivo ci si accanisce così tanto contro la chiesa. Se il Papa dice che non bisogna praticare l'omosessualità sta parlando con la sua gregge. Parla con chi si professa Cattolica. Se non sei d'accordo... beh lì c'è la porta! Non capitemi male sono tutt'altro che una cattolica fondamentalista, ma dov'è si è visto un'associazione dove ognuno fa ciò che gli pare? Non è che in una squadra come il Milan ci si possa presentare vestito di nerazzurro perchè il rosso non ti dona (o vice versa)! Sposarsi in chiesa non è mica un'atto dovuto. E' un SACRAMENTO... cioè non c'entrano nulla gli adobbi, il vestito ecc. Se il prete che ha vissuto tutta la sua vita in canonica ritiene che serve un corso di "catechesi" allora ha ragione. La religione è sua e le regole le fa lui (o chi per lui)se lui crede che le coppie che si affacciano alla vita CATTOLICA insieme sasnno già tutto quello che debbono sapere sul vivere insieme ma mancano nelle basi della loro religione, che hanno bisogno di sapere ciò che la religione si aspetta da loro una volta pronunciato il "Sì" davanti all'altare, chi può dargli torto? Non vi sembra 'utile'? Non vi interessa? Mi sa che siete nel posto sbagliato a sposarvi! La religione non è nè democratico nè anarchico. Chiedendo di sposarsi in chiesa significa stare al gioco e se uno non ci crede... che sta a fare?
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 24/03/09 alle 12:22 via WEB
Ceit se dicevi a me ci siamo intese male. Io condivido proprio quello che tu dici: sposarsi in Chiesa significa celebrare un sacramento e se non si crede non è il caso di scomodare il prete, il corso e Dio. Il problema è che in Italia funziona esattamente al contrario. Per tradizione la gente si sposa in Chiesa per via dell'abito bianco, i fiori, il fotografo, il romanticismo e tante belle chiacchiere. E i preti si sono trovati loro malgrado forse combattuti tra il voler spiegare il significato di un sacramento a chi non è affatto interessato a intendere e la necessità di non mandare via la gente dalla Chiesa. Ecco perchè io da cattolica ti dico ci sono corsi fatti bene e corsi fatti male. Ci sono corsi in cui il prete si impegna e chiede massimo impegno e ci sono corsi di poche giornate formali dove il prete per accontentare tutti e non far pesare la cosa invita altri specialisti (psicologi, avvocati e ginecologi)che a mio parere non c'entrano proprio nulla con il voler valutare le intenzioni di due fidanzati a celebrare un sacramento. In ogni caso ribadisco il mio concetto fondamentale: non c'è corso pre matrimoniale in Chiesa o fuori dalla Chiesa che ti possa aiutare a valutare la persona che si sta scegliendo e il futuro che ti aspetterà con essa. Solo ci vuole tanta buona volontà.
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 17:05 via WEB
intanto la regola è il vangelo e nn la fanno i preti ; intanto da sepre la chiesa nn ha mai fatto una guerra contro l ingiustizia e l oppressione mentre ha sempre avversato le lotte x la giustizia e la libertà ; intanto è fissata (eredità paolina e nn di cristo ) con il corpo e il sesso ; intanto vieta i sacramenti a chi è divorziato e nn ai mafiosi asassini e spacciatori ; ..... etc etc .... il vangelo è andato in cavalleria .... l amore x il prossimo ed il perdono costoro nn hanno mai saputo che fosse ...
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 24/03/09 alle 19:08 via WEB
Costoro chi Volpe? I veri cristiani non fanno quello che tu dici, al massimo ogni tanto sbagliano in quanto esseri umani. Per il resto sono state la storia e il desiderio di potere a tradire il messaggio di Cristo.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:06 via WEB
Bello, bello.. andate pure avanti... :) Per i corsi son d'accordo con sogno, tanti son fatti per proforma, forse il tuo non lo era; e tanti si sposano in chiesa solo per consuetudine (anch'io), che ci devo fare se lui lo voleva? per me era indifferente... il nostro problema in questo paese è che tanti sono "cattolici per caso" ...
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 22:46 via WEB
si parlava della chiesa , nn dei cristiani ... si diceva che la chiesa detta le regole x i cristiani , e chi nn gli sta bene esca dala porta ... è un onore uscire da quella porta , dove fuori cè il rispetto per la persona umana , il rispetto e le lotte x la giustizia e la libertà dell umanità ... chi resta faccia i conti cn l ipocrisia e la prevaricazzione ...
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 25/03/09 alle 06:55 via WEB
La chiesa è la comunità dei credenti, non è il luogo fisico, tanto meno la sua gerarchia. La regola è una sola, il Vangelo e fino a Giovanni Paolo II nessuno si sarebbe sognato di dire che fuori c'è il rispetto per l'uomo e il resto e dentro no. Per quanto riguarda l'ipocrisia e la prevaricazione, non è per questo che occorre sciogliersi .... altrimenti potrei dire ugualmente dei partiti e della politica e suggerire di non votare nessuno, considerato i cumuli enormi di sporcizia che sono dietro qualsiasi simbolo, di destra prima di tutto o di sinistra in ogni caso che sia. Per il resto, ognuno è libero di scegliere come gli pare e di credere in ciò che gli pare.
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 25/03/09 alle 13:05 via WEB
la Chiesa è il papa , il vaticano e i vescovi ... sn loro che decidono , che fanno le regole , che si schierano da sempre contro la giustizia e la libertà , nn so se si siano mai schierati per essa ... sn cose dette da sempre , e si è andati in galera e sui roghi per affermarlo ... il rapporto cn la politica è diverso , chi sta in un partito o gli dà il suo voto è libero , nn viene toccato nella sfera personale , nn si creano discriminanti x la vita eterna ... in qualche maniera partecipa ad una dialettica x il progresso , nn sui preservativi e la masturbazione
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 25/03/09 alle 16:26 via WEB
a parte il fatto che in galera e sui roghi ci si è andati anche per motivi politici non poi tanto tempo fa...se lo dici tu...inutile discutere con chi crede di avere la verità più del Papa
Ciao Marion, penso che darò ascolto al penultimo commentatore del mio blog e non soltanto non scriverò, eviterò di andarmi ad impelagare in certe discussioni sterili.
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 25/03/09 alle 21:45 via WEB
no comment
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:00 via WEB
Mia cara, sia come vuoi; io trovo che in alcuni tratti abbiate pure detto la stessa cosa, avete riconosciuto la validità del mesaggio del vangelo (enri mi smentirà se ho capito male); credo che parliate su due piani diversi e di cose diverse, tu dei cristiani di cui ti senti parte, lui della struttura chiesa, che detta le regole anche al di fuori della parola di Cristo.. in certi casi, direi certamente... che c'entra Cristo coi preservativi se me lo puoi spiegare, ad esempio.. oppure con il lasciare che si possano fecondare solo due embrioni al posto di quattro ecc.ecc. son tutte regole venute "dopo" e fatte dalla chiesa, dai papi.. è questo che si contesta. In secondo luogo capisco che le discussioni non piacciano a tutti, a me si :)), però una discussione per essere tale deve svolgersi al di fuori dal piano personale, qui nessuno accusa nessuno, si parla di concetti, di pensieri e di fatti che ben possono essere diversi o visti e valutati diversamente... perciò sbagli se ti senti attaccata personalmente perchè son certa che non è così (nè io lo permetterei altrimenti). Per ultimo, guardati dal seguire i consigli del penultimo, forse valevano per lui, ma non è detto che la stessa condotta faccia bene anche a te. Fai ciò che tu senti. Un abbraccio, spero di sentirti domani.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:00 via WEB
Io??? non ho nulla contro le straniere :)) L'isola deserta è un bel giochino da fare in gruppo, almeno cinque o sei sennò è troppo facile. Fai una lista di cose (coperte, una cassa di viveri, una cassetta di attrezzi, una radio rotta ma che si può riparare, un cane, una cassetta di medicinali, armi, liquori, e poi non mi ricordo ma c'era qualcos'altro); ognuno ne deve scegliere due dalla lista, due cose sole da portare su un'isola deserta perchè stai su una scialuppa di salvataggio e la tua nave è affondata. Poi tutto il gruppo si deve mettere d'accordo su quali siano le due cose indispensabili da portare.. solo due per tutto il gruppo. Non è così facile, devi ascoltare e convincere gli altri, o anche essere disposto a farti convincere...:)
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:01 via WEB
Che casino: questa era per CEIT!
 
     
ceithre
ceithre il 25/03/09 alle 10:25 via WEB
Marion! Eccomi!! Grazie! Dovrò cercare di fare il gioco... senza marito (con lui si arriverebbe alle mani quasi subito!! Scherzo, né!!)
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:00 via WEB
Se mi ricordo ti scrivo la lista delle cose :)
 
xxsneg
xxsneg il 24/03/09 alle 09:40 via WEB
saggio suggerimento, Marion. chè io un corso di comunicazione lo sto proprio frequentando, per l'esattezza un corso di PNL. uno dei concetti base è "la mappa non è il territorio", perchè appunto ciascuno ha le proprie modalità recettive (attraverso i sensi) e poi di rappresentazione mentale ed elaborazione. quindi per avere una comunicazione efficace non bisogna mai generalizzare, ma capire come comunica l'altro ed entrare in sintonia. a proposito di diversa "sensibilità" di donne e uomini: pare che la corteccia cerebrale delle donne sia più sviluppata e che questo consenta un maggior numero di collegamenti neurali. per questo le donne hanno più spesso il sesto senso.
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 10:04 via WEB
ah già ... il sesto senso .... ??? ecchéè ?? .... la capacità di farsi i films su basi inconsistenti e su questo disegnare proprie mappe e territori e continenti e piangere , e colpevolizzare chi nn ci capisce niente ? ... scusa il modo marioncella , la prox andrà meglio , oggi sto in corteccia ... :) bb , e.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:08 via WEB
Il sesto senso è ANCHE questo, uffa... preso il coeff? :)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:08 via WEB
per xx: interessante vero? Mi dicono che sta uscendo un libro del nobel Rita Levi M. sul cervello, affascinante. Proprio quello che hai scritto tu ho sentito anche io, se riescono a spiegare il sesto senso sono dei geni!
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 22:49 via WEB
si spiega una cosa che cè , nn si sa che sia e se cè .... forse le cartomanti e le astrologhe , etc etc ?
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:02 via WEB
il mio sesto senso è brevettato, di solito funziona all'incontrario! ;)
 
Primosire
Primosire il 24/03/09 alle 14:26 via WEB
Quanta gente seria che prende sul serio una materia che seria non è per niente. Io non ho fatto corsi per il matrimonio, ma dopo una mezza dozzina di convivenze e corsi di comunicazione a iosa,devo dire che sono all'inizio. Mi barcameno come posso e spero che la prossima mezza dozzina non vada peggio. Ma quello che davvero non posso sopportare è una donna che piange; mi sembra un ricatto "lo vedi che se fai così mi fai stare male?" e la mia reazione è la fuga in attesa di riprendere il confronto su basi paritarie. Lo so che le donne sono diverse, anzi, diverse dagli uomini ed ognuna diversa dall'altra, ma io gioco sul mio terreno. E poi ora sono particolarmente incazzato con le donne.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:12 via WEB
E io sono incazzata con te.. ti fai scoprire il blog... ecchecazzo... devi sapere che le donne non piangono "a comando", piangono perchè gli viene, almeno, per me è così. Del resto mio marito mi diceva "ecco, vedi, poi quando piangi..." però se n'è andato lo stesso. E io stavo male lo stesso. Non riuscivo a NON piangere. Le donne piangono perchè VOI le fate soffrire, non è meglio chiedersi "perchè piange?"... o meglio, per non essere ingiusta e generalizzatrice, per me è stato così :)
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:14 via WEB
Però vedi sire, certo basterebbe una buona dose di buon senso, pazienza e intelligenza nei rapporti, ma non è quasi mai così, come tu dici, poi non funziona lo stesso... però anche il sapere che fermarsi un attimo a riflettere e cercare di capire le motivazioni dell'altro servirebbe a qualcosa, a volte non è così scontato.
 
     
Primosire
Primosire il 24/03/09 alle 22:35 via WEB
Mi costringi ad essere serio anche se non è nella mia indole: Come tu sicuramente sai e se non lo sai basta che ti fermi un attimo a pensarci te ne accorgi subito, in qualunque gruppo di persone, da due in avanti, c'è sempre qualcuno, e spesso uno solo, la cui personalità, prevale. Si può chiamare leadership o esercizio della leadership. Nella coppia succede la stessa cosa: uno dei due prevale, in una continua guerriglia per il potere nella coppia. Fin qui niente di male, specie se a prevalere è la parte maschile e prevale con intelligenza e capacità, nella gestione del suo potere e se la parte femminile lo accetta ricavandosi gli spazi nacessari e tipici del suo sesso (c'è una tipicità femminile, cazzo!). Ma se invece la parte maschile non ha la capacità di rendersi guida oppure se la parte femminile ne mina e attacca in continuazione il ruolo, con la rabbia uterina che mi è capitato di vedere in certe donne, allora non c'è pazienza che tenga, non sarà nemmeno più guerriglia ma guerra, sotterranea o aperta e continua, fino allo sfinimento che di solito coicide con la separazione. Nella vita di coppia c'è una continua battaglia che le donne sperano di perdere e che gli uomini sono obbligati a vincere, pena la perdita del ruolo. Sono dinamiche normali, le si vede anche in certi gruppi di animali, noi non siamo molto diversi.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:20 via WEB
Per sire1: che siano dinamiche normali ne sono convinta; infatti si devono mettere in conto le discussioni, le incomprensioni, le visioni diverse delle cose (date anche dalla tipicità femminile), i ruoli diversi. C'è una collega che mi raccontava proprio oggi che ha litigato con suo marito (una coppia d'oro) perchè lui non accettava il consiglio di lei su quale strada dovesse prendere a Udine per andare in un certo posto... non si sono parlati per tutta la sera per questa stronzata mentre tutti e due bollivano dal nervoso.. capita anche questo. Ma finchè le discussioni rimangono nell'ambito della famiglia, va tutto bene. Quando si ricerca una soluzione fuori può accadere il peggio. Che le donne portino allo sfinimento a volte, te lo concedo; che gli uomini parimenti siano insopportabilmente convinti del loro ruolo di supremazia, ci ha rotto, grandemente, le palle. Non nel senso di guida della famiglia, ma nel senso che le donne non vogliono più far finta di essere sottomesse. Non ci piace, o non ci riusciamo più non so. D'altronde non credo che le donne attacchino "il ruolo" del loro marito, forse attaccano il fatto che il ruolo, si sta perdendo.. D'altronde ancora anche il ruolo delle donne sta forse cambiando. Che occorra ripensarli entrambi, insieme?
 
   
Primosire
Primosire il 24/03/09 alle 23:06 via WEB
...eccheccazzo è una espressione mia fin dalla presa di Porta Pia. Io c'ero. Eccoci fregati: "Le donne piangono perchè VOI le fate soffrire". Noi siamo noi, maschi e diversi da voi(certo, alcuni meglio ed altri peggio), ma siamo naturalmente e biologicamente diversi. Per esempio, siamo programmati per spargere il seme il più possibile e nelle maniere le più diversificate, siamo così tanto biologicamente condizionati da aver creato da sempre il mercato del sesso che serve a soddisfare il bisogno di nuovi obbiettivi per il proprio seme, al di la della consapevoezza che di questo si abbia. Perciò possiamo avere più partners, senza mettere in discussione il rapporto di coppia. Voi donne siete invece diverse, il vostro è un vero tradimento, perchè quando una donna decide di avere rapporti sessuali con un uomo diverso dal proprio è perchè l'ha già lasciato anche se non lo ha ancora detto e forse non lo dirà (Madame Bovary è il prototipo di questa figura). Una donna che tradisce ha già sciolto il legame famigliare, per questo il tradimento femminile è sovversivo e distruttivo ed è per questo che veniva severamente punito quando la famiglia era tassativamente necessaria alla sopravvivenza. Una donna piange se scopre il "tradimento" del proprio uomo, perchè teme che l'altra venga preferita a lei, è l'atavico, primordiale timore di perdere la sicurezza propria e della prole che la fa piangere, non il fatto che si sia trombata un'altra, di questo, nel suo intimo potrebbe anche andare orgogliosa, visto che il suo uomo le viene invdiato (succede, puoi credermi sulla parola). Spero che non si offenda se ho ricordato male, ma mi pare di aver citato Engels.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:27 via WEB
Tu c'eri? Scommetto che eri dietro a Cadorna (padre) :)) La storiella del seme è vecchia (Engels? davvero?) l'abbiamo ormai sentita e risentita. E io penso che tu sottovaluti le donne nel senso che le donne tradiscono da sempre e non sempre con l'intento di sfasciare la famiglia, esattamente come l'uomo (in questo credo siamo abbastanza uguali), e tu dovresti saperlo, gli uomini, con chi tradiscono? :) Che poi le donne ammantino il tradimento con un bel sentimento te lo concedo, ma sta finendo pure questa epoca, credo. Per il fatto del piangere non so.. credo tu abbia ragione.. è un metodo inconscio per suscitare senso di protezione e allontanare lo spettro dell'abbandono... ricordo un post bellissimo sulle lacrime, ci ridevo sopra :)
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 17:11 via WEB
p.s. e se nn avessimo cmbattuto , andato sui roghi e sui patiboli , qui sarebbe stato cm l islam , la chiesa ha sempre ricercato il dominio sulle coscienze e sui popoli , nn avrebbe mai accettato la separazione tra stato e chiesa .... che in associazione ci siano delle regole è giusto e deve difendersi tale diritto , ma qua siamo di fronte a un associazione che vuole imporre i propri principi a tutti , che coarta il parlamento , minaccia i rappresentanti della nazione , aizza le coscienze agitando i fantasmi dell oscurantismo e della superstizione ...
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 18:35 via WEB
e quanti ne hai fatto soffrire marioncè ... e vengono tutti qua oggi ? adunata dei trolls ? .... ah quante cose ci nascondi ..... ;) ;) ;) ;) .....
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:20 via WEB
Sarà un innamorato timido enri; ah, questi uomini che non sanno dichiararsi... :)))
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 24/03/09 alle 18:37 via WEB
o fosse un gruppo di aborigeni dell australia ? ... vedo che ti leggono anche là .....
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:23 via WEB
e io che speravo in uno sceicco... chissà quanti cammelli potrei valere? che dici? una trentina? :)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 24/03/09 alle 19:10 via WEB
Marion dove sei? :-)))) Io vado via, basta, sto esagerando sul tuo blog oggi...a sto punto tanto valeva farci un post sul mio e invece il mio è chiuso definitivamente! Un abbraccio :-)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:16 via WEB
sogno, se non torni presto.... ma scrivi quanto vuoi, che è interessante il tuo punto di vista (notare che sfrutto il corso sulla comunicazione) :)) Un abbraccio bella!
 
goldkampa
goldkampa il 24/03/09 alle 19:23 via WEB
I corsi pre matrimoniali con i preti sono utilissimi...Io non l'ho frequentato ma sono sicuro che mi avrebbe fatto bene,inoltre anche la faccenda della mappatura lì è da tenere in considerazione...Siccome che con le mappe ho maturato una certa dimestichezza,mentre con la comunicazione tendo...a lasciar perdere,suggerirei un modesto trucchetto per l'uso...Andare subito alla destinazione e poi seguire il percorso a rovescio fino alla partenza.Si metabolizza molto meglio e non sorge l'ansia da viaggio verso l'incognito.Insomma ...Se le unioni cominciassero da una separazione sarebbe tutto molto più semplice...E l'happy ending assicurato.Forse.;-)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 24/03/09 alle 21:19 via WEB
Nel mio corso abbiamo passato quasi tutto il tempo a discutere col prete (e con la coppia cattolica sposata che ci faceva da esempio) perchè non capivamo perchè non si potesse avere rapporti ogniqualvolta se ne avesse voglia... loro dicevano che li avevano solo pochissimi giorni al mese, quelli "sicuri", e c'erano parecchi che contestavano :)) Devo dire che quei signori sposati poi ci dicevano "ma vedrete, dopo sposati la passione cambia..." :))))) Geniale iniziare dalla separazione, visto che all'inizio non ci si riesce a staccare.. sai che potrebbe funzionare? :) brevetta!
 
Tesi89
Tesi89 il 25/03/09 alle 18:18 via WEB
Al mio corso prematrimoniale il prete avava aggirato elegantemente l'ostacolo, sostenendo che era necessario comportarsi secondo la propria coscienza e rimanere coerenti con le proprie idee, magari usando moderazione...:) Certo che sentirsi dire "Vedrete, dopo sposati..." suona non molto beneaugurante...!Ciao Marion!
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:05 via WEB
In pratica il vostro prete ha detto una cosa di buon senso e basta! Però c'è da dire che col rito civile nessuno ti dice un bel niente, il sindaco si limita a leggerti gli articoli e il contratto è firmato, chiaro e tondo. In effetti quella frase non suonava molto propoziatoria, ma i due avevano trovato il loro equilibrio, evidentemente, nella semi castità... Ciao tes! Notte (soffri ancora d'insonnia?)
 
   
Tesi89
Tesi89 il 26/03/09 alle 00:00 via WEB
Se non avessi il mio piccolo portstile e la mia pila di libri sul comodino sarei disperata...Ora poi che mio marito sta a Milano quasi sempre per tre giorni la settimana mi tocca anche dormire da sola, e l'insonnia peggiora...sigh!Notte a te.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/03/09 alle 20:26 via WEB
Capisco... una bella tisana rilassante l'hai provata? un pò di ginnastica prima di metterti a letto? un mattone per lettura? concentrarsi su un pensiero bello?:) So che è ostica, l'insonnia.. ciao cara
 
carowalter
carowalter il 25/03/09 alle 18:49 via WEB
Non credo che il matrimonio sia un sacramento , non credo che l’unione tra un uomo e una donna necessiti di una predominanza dell’uno o dell’altro, non credo che la conoscenza della scienza della comunicazione possa essere determinante in un rapporto di coppia. Credo nell’incontro tra due persone che si attraggono, si conoscono, si accettano, se va così si crea un legame così intenso che è pura follia pensare di poterlo cancellare, anche se uno dei due o entrambe ci provassero i loro sforzi sarebbero destinati al fallimento. Meglio accettare che c’è, perché c’è stato, anche quando vogliamo dividere le nostre strade.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/03/09 alle 22:09 via WEB
Io penso che una buone dose di autocontrollo (parlo per me) eviterebbe molte e molte liti... ad esempio prediche e discussioni inutili, perchè l'altro non recepisce in quel momento e gli strascichi sono poi difficili da sanare. Per legame intenso penso che tu intenda "passionale", in pratica, quando all'inizio si è innamorati... si, c'è questa fase, ma poi credo che passi per tutti prima o poi... per il resto del rapporto bisogna imparare a convivere con le piccole grandi difficoltà quotidiane della famiglia.
 
   
carowalter
carowalter il 26/03/09 alle 10:38 via WEB
volevo dire che prima ci si attrae, poi ci si conosce, poi ci si accetta. se si attraversano tutte e tre le fasi il capire un'idea, una posizione, diventa secondario. credo che anche se ci si separa, si prendono strade diverse, se si è arrivati all'accettazione reciproca, quelle due persone resteranno sempre "speciali" l'una per l'altra, anche se vorranno negarlo.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/03/09 alle 20:29 via WEB
Si, l'ordine degli accadimenti è quello. Però se si superano le tre fasi, compresa quella dell'accettazione reciproca, non vedo perchè ci si dovrebbe separare.. in fondo il difficile è quello... Poi io ho sempre sostenuto che si ama in un certo modo solo una volta, e quindi il legame speciale ci sta e, nostro malgrado, rimane.
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 26/03/09 alle 09:55 via WEB
i cattolici (nn più cristiani) hanno piegato la testa ai diktat della Chiesa , è saltata anche l opzione della volontà espressa ed esplicita ... ci avviamo ad essere una repubblica islamica fanatica ... altro che il messaggio del vangelo dell amore per il prossimo e della compassione ... vuoi vedere che loro gestiscono la gran parte delle strutture x malati terminali ? ...
 
 
carowalter
carowalter il 26/03/09 alle 10:41 via WEB
certo che si, il business del privato nella sanità, in Italia, è loro al 90%
 
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 26/03/09 alle 17:25 via WEB
volpe, da quel che ricordo gestiscono il commercio dei preservativi: che sia - involontariamente vè - pubblicità subliminale il negarne la valenza? Ciao Marion :-))
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/03/09 alle 20:31 via WEB
Pure il commercio dei preservativi? questa poi...della serie sono coerente.. ciao mela :)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/03/09 alle 20:30 via WEB
E' l'oscurantismo enri, diamo l'addio al nostro bell'illuminismo...
 
orkelio
orkelio il 26/03/09 alle 20:36 via WEB
Di corsi di comunicazione e front office e quant'altro me ne hanno fatti fare per lavoro. Bene o male, ke siano serviti o meno, forse si, forse no, personal trainer compresi. A lungo andare ci si scordano gli insegnamenti, ma forse una base su cui riflettere sui propri comportamenti ci vuole per correggersi gradualmente. Oggi come oggi però servono gli psichiatri. Con la disoccupazione ke c’è e la crisi economica, sicuramente è un mestiere quello dello psichiatra ke incontra facilmente molte opportunità. Se si considerano poi le comunicazioni nell’ambito matrimoniale, allora prima del matrimonio sono favolose, poi vanno inevitabilmente al concreto anke i discorsi ke da poetici romantici, diventano conflittuali e poco per il sottile. Io non ho mai fatto un corso prematrimoniale, giusto il necessario per arrivare allo scopo. Poi si è corso…. e basta. Però mi sembra giusto ke un prete sappia almeno ki va a sposare e gli sposi sappiano ki li sposa e cosa vuol dire sposarsi. Altrimenti è meglio ke vadano dal notaio a mettere nero su bianco cioè ke vogliono reciprocamente e ki sbaglia paga. Ora il matrimonio non è un punto d’arrivo, ma di partenza. Si comincia a costruire qualke cosa ke dovrebbe diventare una famiglia e nessuno nasce imparato. Anke l’ingegnere presenta un progetto quando si costruisce una casa, ma lui non ci abiterà mai e come ci si troveranno gli inquilini, non lo può prevedere. Il progetto è solo l’inizio dell’opera. Se i costruttori fanno qualke cosa di diverso dal progetto, non è colpa dell’ingegnere se la casa non regge, anzi, era meglio non ci fossero neppure andati dall’ingegnere se tanto volevano fare ciò ke gli pareva. Così mi pare si possa vedere anke il ruolo del prete nel matrimonio. Ho cercato di essere sintetico e quindi non ci sono riuscito, ma la vedo grosso modo così, anke se terra a terra. Del resto io non sono né ingegnere, né prete e neppure psichiatra, però io e mia moglie siamo completamente diversi, per carattere, gusti, aspettative e perfino nella filosofia della vita, eppure per ora siamo ancora qui, nonostante tutto e magari vorremmo essere entrambi altrove. Ke nessuno copi, non si può mai dire come andrà a finire!!!!!
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/03/09 alle 20:42 via WEB
:))) Ma figurati, io mica volevo dire che era colpa del prete. E' ovvio che il prete non c'entra nulla e trovo giusto che nell'ottica della sacralità del sacramento (perdona il bisticcio di parole) che si va a fare, si abbia coscienza di ciò che esso significa per la chiesa e per un buon cristiano; alcuni hanno osservato che hanno fatto dei "corsi" veramente approfonditi talchè qualche coppia si è addirittura lasciata nel mentre... ecco, fatto così mi sembra utile, perchè magari ci si butta nel matrimonio senza riflettere sulle conseguenze. Gli psichiatri per favore, lasciamoli perdere... casomai oggi vanno forte gli avvocati, tra cause di ogni tipo, separazioni e liti.. ciao ork, notte.
 
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SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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