..Uomini...

Un ricatto inaccettabile

Pacta sum servanda

Inizia alle sette meno un quarto con uno sforzo di volontà enorme; si fa la pastasciutta per le rane che tornano alle tre da scuola e se non è pronto si mangiano il tavolo, visto che a pranzo non rientro;

doccia ecc; solita telefonata a mamma; attacco prima lavatrice; sei ore di lavoro; alle due si esce si va direttamente a prendere mamma la si scaraventa in macchina e la si porta dal dentista per le ore due e mezza; si aspetta il tutto e si esce alle tre e un quarto con lo stomaco che sta cadendo per terra e mi mangerei la sedia;

si porta mamma a casa e la si scaraventa fuori non senza aver preso le consegne per futuri impegni "telefoni tu? vedi tu?" certo , chi sennò.....

si giunge finalmente a casa dove le rane pietose hanno lasciato un po' di pasta che si mangia e si sarebbe mangiata anche se fosse stata di marmo col sapore del legno;

si rigoverna , nel frattempo si mette su un minestrone e due arrosti di pollo nella pentola quella che non si attacca iniziati a cuocere ieri (ieri? boh) ; si prende su la lavatrice che le mani pietose della suddetta mamma hanno provveduto a stendere durante la mattina, sette chili di roba da piegare;

si stirano due camicie che servono al marito quella sera stessa, chiaramente proprio QUELLE DUE LI' tra le MINIMO CINQUANTA che ha;

si dà un'ultima occhiata all'articolo preparato e si chiede un consiglio alla mentore; lei premurosa subito chiama e dice "io spiegherei anche questa cosa del pacta sum servanda che Grozio ricollega al diritto naturale, vedi Grozio....ah, ho detto all'editore che l'articolo glielo mandi entro stasera, mi fai una cortesia......".................

e chi cavolo è 'sto Grozio? ecco a cosa serve studiare nella vita, ora devo leggere tutto sul diritto naturale e su Grozio e ho..... un'oretta si e no...

rientra il marito e si informa premurosamente se sono state stirate le camicie e credo abbia ricevuto un grugnito, ma posso sbagliare;

alle ore diciotto e trenta oddio è tardissimo devo portare il medio a piano e fare anche bancomat perchè stasera bisogna pagare; si scaraventa il medio in macchina, ci si ferma a fare il bancomat e si prende con filosofia il fatto che al bancomat c'è già qualcuno (mentre dovrebbe essere un principio naturale anche questo, che quando serve a me , il bancomat deve essere libero) e ci sono tutti i semafori rossi arriveremo in ritardo;

si scaraventa il medio a lezione e si va a far benzina perchè nel frattempo è scattata la riserva prima che chiuda in benzinario, se trovo un posto mi fermo anche in questo negozio si che culo; si compra la teglia per dolci da 20 cm quella figona tutta liscia col fondo che sale senza cerchio apribile;

si torna a prendere il medio; mancano dieci minuti.... la vodafone! si chiama la vodafone perchè son svariati giorni che ha mandato un sms di cambio piano tariffario da novembre senza dire perchè o percome e tocca chiamare sennò questi ti fregano;

intanto che si ascolta il tutto esce il medio , niente , vodafone rimandata , si torna a casa e siccome per miracolo ci si era ricordati di spegnere le pentole, si può cenare (yeah, mi son ricordata di dire a qualcuno di prendere il pane, chissà chi l'ha preso) ;

mentre i ragazzi cenano e anch'io (forse, non ricordo bene) si passa il minestrone per domani perchè qui non piace coi pezzi, si rigoverna con pietosi aiuti e si attacca un'altra lavatrice mentre si finisce di piegare i sette chili di lavatrice mattutina (odio i calzini);

si rilegge l'articolo e si invia all'editore.

Finita la giornata. Ma è già finita? 

p.s. del giorno dopo, uscita del marito: "ma non sei riuscita a prendere il regalo per il grande ieri, come mai?"..................
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Le rane

Interrogativi (tra fratelli)
"Mamma, in montagna c'era un bambino e c'era anche la mamma che era venuta su a fare la cuoca, e questo bambino era tremendo... sua mamma per farlo star buono non faceva altro che dargli delle sberle, non aveva altro modo per farlo smettere...."

Sogni

Sogno del 18 ottobre

Chapeau.

Quello che io non sopporto normalmente , oltre-a-un-sacco-di-altre-cose-come- ad-esempio-i-miei-capelli-da-lunedì-a-oggi-che-mi-stanno-malissimo , sono le persone che non si ascoltano;

Sarà perchè io sono una grande ascoltatrice (penso, perchè come ho detto a un'amica tutti pensiamo di essere noi i bravi-belli-buoni-intelligenti-sensibili-generosi-e-giusti, mentre chi ci sta sulle palle di solito è brutto-cattivo-egoista-scemo-stupido-e-non-so-più-quali-contrari-mi-manchino) , mi piace proprio ascoltare principalmente perchè ciò porta a capire .  

Se però dall'altra parte , di rimando , non ti si ascolta , non ci può essere dialogo , comprensione e men che meno reciproca soddisfazione. Resti con l'impressione beata di aver fatto la cosa giusta (ascoltare) ma non hai la soddisfazione di trasmettere qualcosa che hai e che per te comunque è importante .

Poi ci sarebbe anche il caso che tu ascolti e l'altro mente e tu invece non te ne accorgi magari perchè egli non se ne rende conto (è il classico caso di chi mente a sè stesso e quindi anche agli altri) , io ad esempio non mi accorgo mai di niente e credo a tutti , di norma. Ma parimenti potrei mentire a me stessa e nello stesso tempo a tutti , che bello.

Quindi tutto questo per dire Marion?

Niente.

Trasposto un tanto nella politica si potrebbe dire che è l'eterna lotta della demagogia (chi parla parla e non ascolta) e la Politica (chi ascolta, capisce, ha idee, è collocato su un fronte ben preciso).

Pertanto sono sollevata dal fatto che Massimo D'Alema, anche se non si ricandida, non lascia la politica. E sostiene Bersani (ma non avevo dubbi).

E chi lo critica senza averlo ascoltato stasera bè. Io non sono tra quelli. L'intelligenza non basta, ci vuole anche il carattere e non è cosa da tutti....

Notte , Marion

p.s. Marion devi cambiare la borsetta , devi cambiare la borsetta , devi cambiare la borsetta, devi cambiare la borsetta ,devi cambiare la borsetta..