IL MONDO DI LUNA

QUELLA SERA IN CUI CI SIAMO AMATI


Quella sera è stata una serata memorabile, di quelle sere in cui non programmi nulla di particolare e lasci che gli eventi ti travolgano e la passione faccia il suo corso, come un fiume in piena.Tu eri bellissimo: di te non ho dimenticato l'intensita' del tuo sguardo, intenso, penetrante, che mi frugava sotto la gonna, dentro la scollatura della maglietta, salivi e scendevi con lo sguardo incessantemente come fossi affamato di me e non  parlavi.Ti scostavi i capelli dal viso, ridevi con quella risata cristallina che ti è propria e ti avvicinavi a me: ho sentito subito l'odore della tua pelle inebriarmi le narici e quando mi hai chiesto ti va di andare a cena, mi è sembrato naturale dirti no adesso non mi va, perchè la voglia e il desidero di te erano talmente intensi da non riuscire a pensare altro che a te, al tuo corpo, alle tue mani, alle tue labbra.Come siamo stati avidi di baci, di carezze, di sensazioni bellissime, di emozioni intense.Tu eri una favola, una attrazione pazzesca, da non riuscire quasi a respirare, da non riuscire a fermarsi e a dire basta.Tu eri avido di me, del mio corpo, della mia passione, del mio calore.Io ero avida di te, del tuo corpo, della tua passione e del tuo calore.Ci siamo dati tutto quello che potevamo darci in quella notte d'estate, mentre tutto intorno e fuori dal letto era silenzio, impercettibili quasi i battiti del nostro cuore dopo l'amore mentre ti abbracciavo un istante prima di addormentarmi.E la mattina quando ho aperto gli occhi tu eri li, e mi abbracciavi mentre dormivi, mi tenevi stretta a te.Mi son alzata piano, per non svegliarti ed ero tremendamente felice: volevo urlare, saltare di gioia, ma non potevo,  perchè ti avrei svegliato e rotto l'incanto di quella notte da favola.Così ho lascito le goccioline d'acqua che scorressero sulla mia pelle, ho chiuso gli occhi e mi son impressa nella mente ogni emozione che mi avevi donato e che ti avevo donato.Mi son vestita e ho camminato in punta di piedi fino alla porta, che ho richiuso alle mie spalle senza fare rumore.Forse ti amavo gia' o forse non lo so. Forse tu mi amavi gia', ma io ancora non lo sapevo, non avevo letto nulla di particolare riguardo a questo nei nostri occhi, nei nostri desideri e nei nostri sogni.Certi silenzi a volte valgono molto piu' delle parole e quella mattina dovevo assolutamente lavorare e mettere le distanze tra me e te, cercare il meno possibile di dare un senso a quello che era accaduto tra noi.Mi hai scritto è stato bellissimo: questo gia' lo sapevo, perchè le cose belle le senti a pelle e proprio perchè son belle a volte hai una maledetta paura di perderle.Ma ci sono storie che son belle solo perchè son state e rimangono li nei ricordi piu' belli, dove nessuno le puo' sciupare.