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Creato da attiliobusseti il 27/10/2008
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Chi può scrivere sul blog
Dopo 34 anni di fedeltà al quotidiano La Repubblica,ho deciso di non leggerlo più
perchè mi sono convinto che sia diretto in maniera assolutamente diversa dalla
linea editoriale propugnata.Sono un ex comunistello di sacrestia,non ancora conver=
tito al berlusconismo,quindi mi andava benissimo e mi andrebbe ancora benissimo
una certa dichiarata solidarietà verso idee,programmi e gestori della cosa pubblica
ben orientati a sinistra;ma l'appiattimento sulla stupida e salottiera crociata per
la riconquista del buon nome dell'Italia casta e pura,degnamente affidata a capi
di stato e di governo castissimi e purissimi,ai quali poter affidare l'educazione
dei propri figli,NO!non si può condividere.
Oggi,domenica 14 giugno 2009,La Repubblica dedica le PRIME SETTE pagine
ai pruriti di Silvio,scrivendone il cognome a caratteri grandi per ben quattro
volte,pubblicando ben sei foto che lo riprendono in varie pose,mentre il
dramma iraniano,pur annunziato in prima,viene spedito in ottava e nona
pagina e il fattaccio della sentenza sulle nuove BR resta relegato in quattor=
dicesima pagina.
Perciò,de hoc satis.
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ANNOZERO del 23 aprile,GLOB del 26 Aprile,BALLARO' del 28 aprile si occupano
solo di Berlusconi:lo nominano rispettivamente 478 volte,426 volte e 312 volte,
tutto il parterre di ospiti e opinionisti contro,ad eccezione di una sola voce amica.
Berlusconi imperatore delle veline!Se ne convince persino la moglie Veronica
che,per la seconda volta,OSTENTA ALL'UMANITA' UNIVERSALE IL RE NUDO
(per dirla con "la Repubblica" del 30 aprile).Invano Berlusconi ha più volte
dichiarato,per tutto il tempo di durata della semina e alimentazione forzata
del CIARPAME-nuova rappresentazione del vecchio più colorito assemblaggio
craxiano di nani e ballerine,sortita dalla penna d'oro di Rino Formica-che le
veline,indicate con tanto di nomi e cognomi,non sarebbero state tra le candi=
date del PDL,come puntualmente avvenuto!
Ora,quel che più spaventa è l'orribile sfrontatezza della pubblicistica gossipara
e non,che cerca di salvare la Regina imbrogliando sulla tempistica degli eventi,
così che l'assenza nelle liste PDL delle preannunciate e identificate veline appaia
come conseguenza dell'invettiva e non l'invettiva come la trappola balorda in
cui S.M. è inciampata.
Signora Lario,ci confidi anche qualcos'altro che potrebbe aiutarci a fornirLe
una nostra ponderata opinione,visto che ci ha in tanta considerazione da
interpellarci coinvolgendoci in situazioni famigliari molto particolari:a me,
ad esempio,piacerebbe sapere se è stata a visitare i terremotati di Abruzzo;
se ha assunto qualche iniziativa durante il fermo della nave dei disperati
al largo delle coste di Malta e Lampedusa;se abbiamo un Primo Ministro che
sia credibile come buon padre di famiglia e,quindi,affidabile come riferimento
e gestore pubblico della istituzione famiglia.
Con deferenza.
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"Sarete come gli Dei"-promise la voce del serpe.
E l'uomo d'argilla credette.
L'orgoglio,
la solita colpa.
"Sarete come gli dei"-promette sempre una voce.
E sempre tu credulo ascolti.
Ma un àfide solo ti uccide.
sterco ed urina segnano i tuoi passi.
O uomo,ascolta.ascolta il tuo vero destino:
soffri,se ami;
se odii,ti tormenti,
ti glorii in altitudine di regno,
mentre curvi la fronte sotto il giogo,
lungo i roveti e le pungenti selci.
(stralcio da:"UN NUOVO GIORNO"-Motivi Lirici
del poeta di Andria ANGELO ZAGARIA-
Tipi Bignotti 1947)
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"Può dirsi allora(in conclusione)che questa,che vorremmo chiamare fede nella gioia che traspare in ogni dolore umano nella vita etica,questa credenza,questa attesa ansiosa della verità,della bontà,del valore e perciò della razionalità della vita è la sola e vera molla potente che spinge all'azione;che da la possibilità di accettare e compiere giosamente in ogni circostanza il dovere di vivere.Il quale,è chiaro,per chi intenda a fondo le cose,non è già dovere duramente costrittivo,ma appunto rivelazione di quell'amabile verità che deve essere realizzata.Certo è solo questa serena coscienza di una verità e di una gioia che accompagnano immancabilmente la vita,che da significato e valore ad ogni vecenda lieta e triste e,inserendo ogni esperienza nell'assoluto e nell'eterno,in cui essa è per essere nella verità,toglie l'inganno del tempo che travolge ogni cosa,perchè,quello che è stato nella verità,è.
Per ciò è bello vivere."
da LEZIONI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO tenute presso la Università degli studi di Bari da ALDO MORO -in "il diritto-1944-1945" Cacucci Editore Bari
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Inviato da: reticolatistorici
il 31/01/2009 alle 21:27
Inviato da: reticolatistorici
il 17/01/2009 alle 20:34