MORTEALCOMUNISMO

LE BUGIE DI CUBA


La dentista dell'ospedale di provincia.Ha circa quarant'anni, occhi dolcissimi e azzurri, un gran seno materno. Scommetto che i bambini si affidano volentieri a lei: fa la "estomatóloga", la dentista, in un ospedale di provincia, e sono sicuro che riesce a essere tranquillizzante anche con in mano il trapano.Le chiedo se mi porta a visitare l'ambulatorio. "Certo" sorride.Nell'atrio dell'ospedale una mamma la ferma. Lei le parla con dolcezza, mettendoci tutto il tempo necessario, toccandole il braccio, facendole una carezza sulla guancia.L'ambulatorio è messo veramente male: quattro poltrone vecchie, strappate qua e là, trapani che hanno visto tempi migliori. Pulito, ma si sente la fatica che fanno per tenerlo in condizioni igieniche decenti.Vedo dei guanti usa e getta a bagno in bacinelle di plastica: "E questi?" "Questi li laviamo con l'ipoclorito, poi li avvolgiamo nella carta oleata e li sterilizziamo in autoclave." L'ipoclorito è la varecchina. Guardo i pacchettini di carta oleata pronti per l'uso. In una vaschetta, delle siringhe di vetro. "Siringhe di vetro?" "Purtroppo. Le sterilizziamo ogni volta. Certo, dopo un po' gli aghi si spuntano." "E cosa usate per le anestesie? Novocaina? Lidocaina?" "Sono mesi che non vedo una fiala di lidocaina." "Buscopan? Voltaren?" "Magari avessimo del Voltaren..." "E allora?" "Omeopatia. Diamo al paziente qualche goccia di camomilla 24 ore prima. In alcuni ospedali usano l'agopuntura." "Funziona?" Si stringe nelle spalle, mi guarda come per dire: "C'è un'alternativa?"