MORTEALCOMUNISMO

LE BUGIE DI CUBA


I COMUNISTI ITALIANI SONO "LIBERI" DI VIAGGIARE E ANDARE PER ESEMPIO A CUBA. MA UN COMUNISTA CUBANO NON HA LO STESSO DIRITTO."Perché a te il passaporto e a me no? Racconto "segreto" di un prigioniero del comunismo""Come si fa a vivere in un posto dove c'è un solo giornale e un solo partito?" dice a voce bassa una giovane dottoressa passeggiando sulla spiaggia di Guanabo "E dove la televisione trasmette solo i discorsi del Leader Maximo? Come si fa a mettere in carcere 78 intellettuali colpevoli solo di cercare un'apertura, uno spiraglio? E fucilare tre persone solo perché cercano di scappare? Ma perché tutti vogliamo scappare da Cuba? Per voi è facile espatriare, basta chiedere un passaporto. Per me resta un sogno proibito. Anche se avessi i soldi per il biglietto non mi darebbero il permesso, perché la mia specializzazione è considerata "strategica". Il mio capo è stato invitato dall'Ospedale di Careggi a un corso di altissima specializzazione, con una borsa di studio pagata dall'italia. A sua moglie, pure medico, non hanno dato il permesso, perché non avevano figli da lasciare qui come "ostaggi". Non gliel'hanno mica negato ufficialmente. Qui a Cuba c'è tutto un modo obliquo di perdere le carte, di far ritardare i permessi. Fatto sta che a due coniugi non danno mai contemporaneamente il permesso di espatrio, se non hanno figli da lasciare in ostaggio. Io non vorrei mai lasciare Cuba per sempre. Ma qui ti viene la claustrofobia. Capite perché c'è tutta questa corsa a sposare lo straniero, anche se è vecchio e brutto? Qualsiasi cosa pur di andarsene. E poi cosa credete, che a Cuba non ci sia razzismo? C'è, c'è. La vedi questa pelle nera? Non avete idea di quante umiliazioni mi costi."