SANGUE E TENEBRE

Gli avversari ti chiederan fiducia


Gli avversari ti chiederan fiduciaIl giganteil gigante si scava la fossa.Così è la fiduciatanto più ti fidipiù gli dai poteree per quanto tu sia fortescambi il controllo, di te,con vuote parole.E' tanto dolce il tonomentre ascolti menzogne,gigante, tu scavi una fossa,la tua.Fermati, fermati, è tempo.Di mettere mano alla spadae non più al badilee d'imporre al nemico la resa.Tu che m'imprigionicon promesse e bugieche non valgono il fiato che sprechi,ora PAGA, il male in cui credicon la fiducia che CHIEDI,che togli, che rubi,volendo, volendo e bramando,tu ladro.Tanto dolce menzognasì ricca d'inutili doni.Tanto più s'ascoltatanto più si perde il controlloe facilmente, in un attimo,s'è controllati dall'altro,che manipola e muovele genti, ora son burattini.E più credi, tanto più ti pieghicurvo e ora gobbosotto il piede pesantedel nuovo oppressore.Ma chinuque mi schiaccilo sappia, qualsiasi sia il prezzoriavrò il mio giudizioché solo io sociò ch'è bene per me,e chi ha avuto un libero istantemai più può restare piegatoun secondo di troppo.Io so quale è il mio bene,e se tu t'opponi,m'intralci o rallentiallor mi sei nemico,e che il tuo dio ti salviperché insieme al gigantetu cadrai nella fossae la mia lama berràla tua linfa più rossa.