SANGUE E TENEBRE

Il verde


Il verdeNel buio della notte e dei sobborghinei lampioni che di luce fan gorghi,il verde esalta, scalpita e riluceil verde della notte fonda e truce.Verde di bottiglie e cocci infranti,è il verde di drogate soluzioniagli umani dolori e aspirazioni,bevi il verde che ti cerca e attirae fuor dalla testa i sogni tira,ma così male, che lo sai anche tucosì lontani, non li vedrai mai più.Il verde dell'erba e dei rifiuticon luci riflesse e larghi buchi,buttati a caso, pezzi di vecchie viteroba da vecchi appena mortied ecco buttan via i loro ricordi.Notti di verde,che scorre corre e perde,acqua di fiume,sottile che disperdei fumi e fughedi chi la vita perde.Acqua di nottedi soluzioni e bottecontro di sé ed i coccidei propri tempi rotti.Verde di pratidi notte infiniti,verde nascostoche nel suo cuore è nerod'ombre di dentimai così affilatima il sangue che inghiottoè sempre mio.Ma sai, di notte vago e perdoma poi apro le ali, e sono dio.Nel verde, nell'ombra e nel silenzioin me ho preso la notte senza tempo,ho bruciato il mio cuoreper sentire megliol'umanità che poi il verde perdee la vitache in esso si disperde.