SANGUE E TENEBRE

Il signore della memoria


I quattro quarti.-Quattro quarti di tempopercorsi da lampidi flebili istantisolo ieri cadeva, sottile, la sabbia di specchionell'ampolla ora cava;nell'adesso si cambia, si variasi muta la storiaprima che del tempotu abbia memoria.Il tuo occhio vorrebbe cambiaresfuggirgli, volar, respirarealtra aria che non sia chiusa e ciecama le spine, i rovi del mondolo bloccan, l'avvinghiano a fine tetra.Cerchi d'incider, su te, del tuo tempo memoriama la carne č debole, la pelle cedevolee l'inchiostro indurevolesvanisce alla mortedel tuo corpo umano.Non cosė, via dai quarti, tu potrai andar lontano.Sorridon le lancette mentre scattanaffilati coltelli da chirurgofanno in brani, in pezzi l'avvenireche la clessidra brama d'inghiottirementre il display cambia le combinazionidelle tue porte, fughe, posizionie la sabbia t'invita a sprofondarea cancellarti,a lasciarti andareprigioniero senza volto e storia,al tempo,signor d'ogni memoria.