SANGUE E TENEBRE

I sogni delle città immonde


I sogni delle cittā immondeLe ali verso immonde cittāe nelle mani, una spada di luci,conglomerate fiamme, di gelo e di fuoco.Un percorso vinto,bruciando le tappe,ma non fino in fondonon ben capito, non ben concluso,non ben finito.Avamposti bruciatiun po' troppo in frettaali nere di luceprovan la stessa strettanel cuore divisonel cuor disunito,in un solo corponell'odio scolpito.Stringendo artiglisull'elsa di spada letale,guadagni un'arma, perdendo qualcosa.Le campane suonanlontane, nei mondi di ombre.Sussurri di venti ghiacciatifra le cittā immondedel buio, giā arriva l'eco.E i miei suoni ora vestono il neroora che la luce č lontana, per mequesto č il sottosuolo del volo,gių con le ali in un pozzoa imparare la morte, a scrutare segreti.Sollevati su venti nerisopra anime e crepacci immondifra cittā di rovina e paurascrepolate grida, di sgretolati spiritivolteggiano angeli bui.Ma anche il loro spietato sorrisoavvizzisce nell'aria-velenoalla vista del mio vero viso.Incanti di morteincanti del nerodella mano oscura il sentierola mano mortale,dell'ombra marzialedell'arte di uccidernč bene nč male.Spada che frustaghiaccio che tagliafuoco intralcianteistante di battaglia.Alati adeptiche crollano al suolo,avvolti in fiammespezzati in volo.Ricerca, ricercavolando fra ombrescrutando nel buiodelle cittā immonde.