SANGUE E TENEBRE

Voci dal Bianco - 2018


Voci nel bianco.-Voci nel biancoecheggian lì di fianconel vuoto, c'è nessuno,crepitan nell'ombrac'è rumoreecco un vecchio transistor,batte l'ore.Voci nel bianco,la polver nella luceodi un sussurro rauco,un tono truce, infameche traduce in parole la sua rabbiama tu ti guardi intorno,è solo sabbia?Voci nel bianco fra le stanze vuotefuori, sol rifiuti, spazzature e ruotei rovi già si mangiano i confinie gl'animali qui non son solo spazzini,ma inquilinidelle pareti dipinte, ora scrostatecon altre forme sopra impresse, disegnate.Voci nel bianco fra mobilie frantumatecornici rotte di quadri e vecchie foto,ritratti curiosi ch'ora sfrattidai relitti con cui stavan insieme,un letto a bara, di muffa, ed è un rottamecome l'armadio, come le molle a lamech'escono rotte da poltrona e divano.Voci nel bianco, c'è un cassettone infrantolegno massiccio lungo, nel mezzo è in due spaccato,cos'è successo, cosa l'ha frantumato?Voci nel bianco, là dentro c'è un bancoin una stanza sola, vuota e buiaqualcuno qui ha ingoiato ogni gioia.Voci nel bianco, laggiù c'è una portaqui la muffa non arriva, anch'essa è mortavoci nel bianco, vuoi tu andare avanti?Apri e poi urli, superi i confinivoci nel bianco, varchi quei gradinivoci nel bianco, t'afferrano davantivoci nel bianco, sono più distantitutte le cose del mondo dei viventisbatte la porta, si chiude e quei momentison caldi di gelo, e ben roventison le dita dei morti nella carneti foran come col tessuto le tarme,voci nel bianco, l'hai seguite tropponon avevi difese dalle voci, e hai perso il corpo.