IL MIO CANTO LIBERO

Amami


 Mi trasporto in punta di piedimi trasporto nel galoppo della mia vista.Mi avvolgo nelle fasce della mia pelle.Mi abbraccio desiderandomi.Benedico il mio flusso, lo zampillare che da me proviene.Mi cullo sul mio seno.Alle mani germoglianti infilo i guanti della poesia.Reclamo la rivelazione,le mie incisioni sono su pietra.La mia immagine reca acqua alla seteed esche alla rete dei pescatori.Trascorro i rintocchi delle campane della serascolpendo.Dormo nella mia stessa ombra.Indosso la mia natura beduinaquando sono stanca.Entro in un giardinoche non mi istiga contro me stessa.Amo la mia anima impossibile,quella i cui piedisono ignoti alla terra.[Amal Musa (1971) Tunisia]