Creato da paolo.msx il 19/09/2007
Philips MSX

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Storia del Home-Computer Philips MSX - Di Paolo Argenziano

Post n°1 pubblicato il 19 Settembre 2007 da paolo.msx

L' MSX fu concepito da Kazuhiko Nishi della divisione giapponese Microsoft, ora ASCII Corporation, con il tentativo di creare un singolo standard per la costruzione di computer compatibili da parte di diversi produttori. Ispirati dal successo del VHS come standard per i videoregistratori, molti produttori hardware giapponesi, insieme a Philips e Spectravideo, costruirono e promossero i computer MSX. Qualsiasi software o dispositivo che recasse il logo MSX, era compatibile con i prodotti MSX sviluppati da qualsiasi produttore.

Lo standard di Nishi consisteva principalmente in un insieme di componenti che erano già disponibili per i produttori di computer (niente chip custom, quindi): la CPU principale era uno Zilog Z80 dalla frequenza di 3.58MHz; la grafica era fornita dal chip Texas Instruments TMS9918, che fu già usato nel TI-99 (un home computer che non ebbe molta fortuna) mentre il sonoro era fornito dal General Instruments AY-3-8910. In realtà, nessuno di questi componenti rappresentava qualcosa di particolarmente avanzato, ma si trattava comunque di specifiche ragionevoli per costruire una buona macchina all'epoca in cui Nishi propose lo standard, nel 1982.

 

Storia

SVI-728 della SpectravidoNegli anni Ottanta, il Giappone era nel bel mezzo di un forte risveglio economico che molti, nel "mercato occidentale", pensavano fosse inarrestabile. Si temeva che le più grandi aziende giapponesi d'elettronica potessero essere in grado di appropriarsi di un mercato (quello dei computer) che gli occidentali avevano faticato così tanto per sviluppare, alla fine degli anni Settanta.

Le grandi sinergie progettuali, unite alle notevoli capacità produttive delle aziende giapponesi, avrebbero consentito loro di sviluppare macchine migliori e più economiche, rispetto a quelle prodotte dagli occidentali. Tuttavia, le aziende giapponesi, inizialmente, ignorarono il mercato degli home computer ed erano riluttanti a sviluppare un qualsiasi prodotto per cui non vi fosse uno standard ben affermato, temendo, a ragion veduta, che se ognuna di esse avesse presentato il proprio home computer (come accadeva in Europa e negli USA) la quantità di macchine, del tutto incompatibili tra loro, lanciate a contendersi il mercato, avrebbe impedito che vi fosse un vero vincitore, e sarebbe stata foriera di perdite anziché di profitti.

Quando lo standard MSX venne annunciato ed un gruppo di grandi aziende giapponesi annunciarono i loro piani per introdurre le relative macchine, ci fu un'ondata di panico nell'industria statunitense. Tuttavia, quando le macchine MSX iniziarono ad arrivare nel mercato occidentale (tardo 1984), oramai non erano più competitive: l'IBM aveva introdotto il PC IBM, la Apple aveva rinnovato completamente la propria linea di computer, con i loro Macintosh, mentre la Commodore aveva lanciato da un anno circa il suo Commodore 64.

Pertanto, l'MSX non divenne mai quello standard internazionale che i suoi creatori avevano sognato, proprio perché non riuscì a prendere piede negli Stati Uniti.

In Giappone ed in Corea del Sud, l'MSX divenne il principale home computer degli anni Ottanta. Ebbe larga diffusione anche in alcuni paesi europei (specialmente in Olanda, ma anche in Spagna), in Brasile, in Argentina, nei paesi arabi (ove era venduto col marchio Al-Alamiah) e nell'Unione Sovietica (cloni non-ufficiali prodotti dalle fabbriche statali sovietiche).

 

L' esatto significato dell'abbreviazione 'MSX' è ancora motivo di dibattito. Molti credono che stia per 'MicroSoft eXtended', per via del linguaggio di programmazione incorporato MSX-BASIC, scritto specificamente da Microsoft per il sistema MSX. In realtà, Kazuhiko Nishi, in un'intervista rilasciata durante una sua visita a Tilburg, in Olanda, dichiarò che MSX sta per 'Machines with Software eXchangeability' (macchine con software interscambiabile). Il sistema operativo MSX-DOS per la gestione dei dischi era compatibile con il CP/M ed era molto simile all'MS-DOS. Così facendo, Microsoft pensò di promuovere l' MSX per un uso home e l'MS-DOS per un ambito lavorativo/ufficio.

L' MSX conobbe diverse evoluzioni nel corso degli anni: MSX 1 (1983), MSX 2 (1986), MSX 2+ (1988) ed MSX turbo R (1990). Le prime tre erano computer ad 8-bit basati sul microprocessore Z80, mentre l'MSX turbo R, pur mantenendo lo Z80 onde assicurare la compatibilità con i modelli precedenti, gli affiancava una sua evoluzione, lo Zilog Z800, conosciuto anche come R800. Il turbo R fu introdotto nel 1990 ma non ebbe un grande successo, poiché fu prodotto solo da Panasonic e, soprattutto, non fu molto supportato dalle case produttrici di software. Nel 1995 la produzione di quest'ultimo computer della serie MSX cessò. Complessivamente furono venduti 5 milioni di computer MSX nel mondo.

Nel 2001, Kazuhiko Nishi tentò di far rinascere la passione per l' MSX, grazie ad un emulatore MSX chiamato 'MSX PLAYer' che costituisce l'unico emulatore MSX ufficiale. Tutti i copyright (diritti d'autore) dell'MSX sono mantenuti da MSX Association. Una riscoperta del fascino dell'MSX, probabilmente, sarà un evento destinato principalmente all'utenza giapponese, che è stata la maggiore fruitrice di tale tecnologia. Tuttavia, nel 2004, l'azienda tedesca Bazix ha annunciato che diventerà la rappresentante di MSX Association in Europa. Nel 2006, l'MSX viene annunciato come uno dei sistemi emulati dalla "Virtual Consolle" di Nintendo, che permette di scaricare alcuni vecchi titoli sulla consolle Wii.

Oltre ad essere il contatto inglese per qualsiasi domanda riguardante i marchi MSX, i copyright e le licenze, essi introdurranno WOOMB.net, un sito internet in cui verranno messi di nuovo in vendita i giochi MSX. In Giappone, le vendite dei giochi già sono iniziate, tramite un'azienda chiamata D4 Enterprise mediante il loro Project EGG.

 

Curiosità sull'MSX

Hit Bit 75P della Sony, con registratore a cassette e joystickI computer MSX 1 erano molto simili alle console videogiochi Colecovision. In comune avevano la CPU ed il chip video, mentre il chip audio dell' MSX 1 era un semplice perfezionamento di quello del Colecovision. Non bisogna stupirsi, pertanto, del fatto che alcuni giochi (ad esempio, Antartic Adventure e Zaxxon) siano praticamente identici su entrambe le piattaforme, a parte qualche dettaglio sonoro. Esisteva anche un emulatore Colecovision per MSX (che aveva ben poco da emulare, viste le notevoli similarità).

Allo stesso modo, i computer MSX 2 erano molto simili alla console Sega Master System: le due macchine condividevano la stessa CPU e lo stesso processore sonoro, mentre il chip video era nel caso del Sega un semplice perfezionamento del Texas Instruments TMS9928 (già montato da MSX 1 e Colecovision), e nel caso dell' MSX 2 un' evoluzione un pochino più spinta rispetto a quanto fatto da Sega (infatti la tavolozza cromatica era di 512 colori contro i soli 64 della console Sega e la risoluzione standard "per i giochi" era di 256x212 contro 256x192) sempre del medesimo TMS9928. Anche in questo caso venne prodotto (ovviamente senza troppi sforzi) un emulatore - si trattava però di un emulatore "non ufficiale" prodotto da un' azienda belga senza i dovuti permessi, e proprio a causa di ciò non ebbe grossa diffusione.

Gran parte dei più divertenti e famosi giochi per l'MSX furono scritti dalla software house giapponese Konami: oltre alle famose saghe di Metal Gear, Castlevania e Gradius, possiamo ricordare Knightmare, Magical Tree ed i giocabilissimi Konami's Soccer, Konami's Ping Pong e Konami's Tennis, nonché, per finire, il tie-in The Goonies, la cui versione Konami per MSX era nettamente superiore alle versioni europee per Commodore 64, ZX Spectrum ed Amstrad CPC.

Poiché il processore dell' MSX, il Zilog Z80A, poteva indirizzare fino a un massimo di 64KB, l'allocazione di default dell' MSX prevedeva che i primi 32KB fossero destinati alla ROM BASIC ed i successivi 32KB alla RAM. Macchine destinate all'uso dell'MSX-DOS (un sistema operativo simile al CP/M) avevano 64KB di RAM complessiva, ma i primi 32KB dovevano essere disabilitati per poter consentire il funzionamento della ROM BASIC. Pertanto, se il computer effettuava il boot dell'MSX-DOS, la ROM BASIC veniva disabilitata e l'intero spazio d'indirizzamento di 64KB veniva destinato alla mappatura della RAM.

L' MSX-DOS era compatibile con diversi software della sua controparte più seriosa (l'MS-DOS), fra cui il dBase II, Turbo Pascal versione 3 e Wordstar. Questo spinse diverse aziende brasiliane, alla fine degli anni Ottanta, ad adottare l' MSX come un economico computer per uso 'ufficio'. Poiché il comparto video originale dell' MSX 1 poteva mostrare solo testo 40x25, vennero creati dei kit d'espansione che aggiornavano il display ad 80x25, dando all' MSX un aspetto più professionale. Tuttavia, in Brasile, MSX 2 e successivi non ebbero lo stesso successo dei primi MSX, come computer ad uso ufficio, poiché quel mercato fu ben presto 'invasò da svariati cloni taiwanesi dei PC IBM.

I giochi dell'MSX 1 venivano messi in commercio principalmente sotto forma di cartucce e cassette. Alla fine degli anni Ottanta, epoca in cui era in commercio l'MSX2 (che, nella maggior parte dei modelli, era dotato di disk drive da 3.5"), i floppy disk presero il posto delle vecchie cassette.

Nel 1984-1985 i modelli di punta dello standard MSX erano gli home computer con la maggiore capacità RAM in assoluto, anche se ciò non venne mai ben compreso : il cosiddetto modello "da 64k" disponeva infatti in realtà di 64k di RAM più 16k di Video RAM, ovvero il 25% in più dei 64k che il Commodore 64 dedicava indifferentemente a RAM e Video. Allo stesso modo, grazie ai 16k aggiuntivi di Video RAM, i più economici modelli cosiddetti "da 48k" avevano una capacità di fatto equivalente a quella del Commodore 64, mentre i cosiddetti modelli "da 32k" avevano in realtà la stessa RAM del Sinclair ZX Spectrum 48k.

Lo standard MSX2 era ritenuto all' epoca qualcosa a metà strada tra un 8 ed un 16 bit a causa delle sue caratteristiche avanzate (primo tra tutti il floppy disk drive da 3,5" incorporato). Pertanto, nel 1988, i giochi per MSX 1 venivano recensiti su Zzap! (rivista dedicata agli 8 bit) mentre quelli per MSX 2 trovavano posto su The Games Machine insieme a quelli di Amiga, Atari ST ed Archimedes.

Sull'MSX sono nate delle saghe di giochi che sono poi continuate con grande successo su altre piattaforme (talvolta anche recenti), come Metal Gear, Castlevania, Gradius (Nemesis), Hydlide e altre ancora.

Produttori di computer MSX

MSX 1: Spectravideo (USA), Philips (Olanda), Sony, Sanyo, Fenner, Mitsubishi, Toshiba, Hitachi, National, Canon, Casio, Pioneer, General (company), Yamaha, Yashica-Kyocera (Giappone), GoldStar, Samsung/Fenner (Corea/Italia), Daewoo/Yeno (Corea del Sud), Gradiente, Sharp/Epcom (Brasile)

MSX 2: Philips (Olanda), Sony, Sanyo, Mitsubishi, JVC, National, Panasonic, Canon (Giappone), ACVS, DDX (Brasile, kit d'aggiornamento), Daewoo/Yeno (Corea del Sud)

MSX 2+: Sony, Sanyo, Panasonic (Giappone), ACVS, DDX (Brasile, kit d'aggiornamento)

MSX turbo R: Panasonic (Giappone)

MSX 1

Il processore video non può gestire più di due colori per ogni linea orizzontale di 8 pixelProcessore: Zilog Z80A con frequenza di 3.58 MHz

ROM: 32 KiB

BIOS (16 KiB)

MSX BASIC V1.0 (16 KiB)

RAM: da un minimo di 16 KiB ad un massimo di 64 KiB (in Europa vennero commercializzati solo modelli con 32, 48 e 64 KiB di RAM)

Processore Video: Famiglia Texas Instruments TMS9918

Video RAM: 16 KiB

Modalità testo: 32 x 24

Risoluzione: 256 x 192 ad 8 colori scelti da una tavolozza di 16, con la limitazione che ogni linea orizzontale di 8 pixel poteva avere solo 2 colori.

Sprites: 32, 1 colore, massimo 4 per linea orizzontale

Chip sonoro: General Instruments AY-3-8910 (PSG)

3 canali + rumore bianco.

Si tratta dello stesso chip sonoro montato su Amstrad CPC, Atari ST, Sega Master System, sulle versioni 128k dello ZX Spectrum, nonché su molti sistemi arcade dei primi anni '80. Qualitativamente parlando il suono era inferiore a quello del SID 6851 del Commodore 64, ma non moltissimo.

Una certa diffusione ebbero anche i chip aggiuntivi SCC ed SCC+, che aggiungevano rispettivamente altri 5 e 6 canali sonori. Tipicamente erano incorporati nelle cartucce dei giochi della Konami (uno dei primi titoli a montarlo fu King's Valley 2), ed offrivano prestazioni sonore nel complesso pari (SCC) o leggermente superiori (SCC+) a quelle del Commodore 64.

MSX 2

Processore: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz

ROM: 48 KB

BIOS + Extended BIOS (32 KiB)

MSX BASIC V2.0 (16 KiB)

DiskROM (16 KiB) (opzionale)

RAM: da un minimo di 64 KiB sino a 256 KiB (le versioni europee erano di solito dotate di 128 KiB, mentre le versioni giapponesi avevano più spesso soli 64 KiB)

Processore Video: Yamaha v9938

Video RAM: minima 64 KiB - molte macchine montavano 128 KiB, con i quali si attivavano nuovi modi grafici, ed era inoltre possibile montare addirittura 192 KiB (in quest' ultimo caso non si avevano ulteriori nuovi modi grafici, ma la macchina impiegava la memoria aggiuntiva come data bank, per velocizzare la grafica, in particolar modo quella 3D)

Modalità testo: 80 x 24 e 32 x 24

Risoluzione: il modo più utilizzato era il 256 x 212 a 16 colori scelti senza limitazioni da una tavolozza di 512 - con 128 KiB di Video RAM diventavano disponibili anche un modo 512 x 212 a 16 colori da una tavolozza di 512, ed un modo 256 x 212 con 256 colori su schermo (tavolozza fissa di 256 colori) che funzionava solo con pixel statici ma consentiva comunque di creare immagini fisse di notevole impatto per l' epoca.

Risoluzione massima: 512 x 424i (16 colori da una palette di 512) e 256 x 424i (256 colori)

Sprites: 32, 16 colori, massimo 8 per linea orizzontale

Chip sonoro: General Instruments AY-3-8910 (PSG)

3 canali + rumore bianco

Una certa diffusione ebbero i moduli aggiuntivi Philips MSX Audio e Panasonic FM-PAC (conosciuto anche come MSX Music), che erano rispettivamente un chip Yamaha OPL-1 (MSX Audio) e la sua versione "light" OPLL (MSX Music) - entrambi aggiungevano 9 canali FM Stereo, dando alla macchina capacità sonore in grado di rivaleggiare con quelle del Commodore Amiga. La versione giapponese FM-PAC / MSX Music verrà poi prevista di serie per il successivo standard MSX2+.

Naturalmente, come già per l' MSX, MSX2 poteva utilizzare anche i chip audio aggiuntivi SCC ed SCC+.

Clock chip

MSX 2+

Commercializzato solo in Giappone

Prodotto solo da Panasonic, Sanyo e Sony

Processore: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz

ROM: 64 KiB

BIOS + Extended BIOS (32 KiB)

MSX BASIC V3.0 (16 KiB)

DiskROM (16 KiB)

Kun-BASIC (16 KiB) (opzionale)

Kanji ROM (opzionale)

RAM: minima 64 KiB, tipicamente 128 KiB

Processore Video: Yamaha v9958

Video RAM: 128 KiB

Modalità testo: 80 x 24 e 32 x 24

Risoluzione: 512 x 212 (16 colori da una palette di 512) e 256 x 212 (19268 colori)

Risoluzione massima: 512 x 424i (16 colori da una palette di 512) e 256 x 424i (19268 colori)

Sprites: 32, 16 colori, massimo 8 per linea orizzontale

Registri per scrolling orizzontale e verticale (scrolling hardware)

Chip sonoro: General Instruments AY-3-8910 (PSG)

3 canali + rumore bianco

Chip sonoro aggiuntivo: Yamaha YM2413 (OPLL) (MSX-Music)

9 canali FM o 6 canali FM + 5 per effetti batteria

15 strumenti preimpostati + 1 personalizzabile

Clock chip

MSX turbo R

Commercializzato solo in Giappone

Prodotto solo ed esclusivamente da Panasonic

Processore: R800 16 bit RISC con frequenza di 28,636 MHz (con possibilità di portarlo a 40 MHz tramite sostituzione del cristallo interno)

Processore: Zilog Z80A con frequenza di 3,576 MHz (per compatibilità verso il basso)

ROM: 96 KB

BIOS + Extended BIOS (48 KiB)

MSX BASIC V4.0 (16 KiB)

DiskROM (16 KiB)

Kun-BASIC (16 KiB)

Kanji ROM (256 KiB)

Firmware (4 MiB)

RAM: 256 KiB (FS-A1ST) o 512 KiB (FS-A1GT)

Con aggiunti 16 KiB di memoria SRAM (che si manteneva anche dopo lo spegnimento, grazie ad una batteria)

Processore Video: Yamaha v9958

Video RAM: 128 KiB

Modalità testo: 80 x 24 e 32 x 24

Risoluzione: 512 x 212 (16 colori da una palette di 512) e 256 x 212 (19268 colori)

Risoluzione massima: 512 x 424i (16 colori da una palette di 512) e 256 x 424i (19268 colori)

Sprites: 32, 16 colori, massimo 8 per linea orizzontale

Registri per scrolling orizzontale e verticale (scrolling hardware)

Chip sonoro: General Instruments AY-3-8910 (PSG)

3 canali + rumore bianco

Chip sonoro aggiuntivo: Yamaha YM2413 (OPLL) (conosciuto anche MSX Music)

9 canali FM o 6 canali FM + 5 per effetti batteria

15 strumenti preimpostati + 1 personalizzabile

Chip sonoro aggiuntivo: PCM

8-bit a singolo canale (senza DMA), massimo 16KHz

Microfono incorporato

MIDI in/out (solo nel modello FS-A1GT)

Clock chip

Paolo Argenziano

(c) 1969 ARPAnet Communications.

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Commenti al Post:
raven.sas
raven.sas il 19/09/07 alle 21:25 via WEB
potessi avere la voglia ed il tempo per leggere tutto per intero questo post...invece mi devo accontentare di dirti benvenuto nel regno dei blog...il mio blog è molto diverso ma nn penso assolutamente che sia migliore...anzi....ciao ciao simona
(Rispondi)
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